Scende dalle stelle

Ma quale “cosa posata in un angolo e dimenticata”, io voglio stare nel Natale, in uno di quelli sereni, col cinepanettone nella multisala, il tacchino nel forno e la tombola coi fagioli che non vogliono saperne di stare fermi sulla casella giusta.
Voglio stordirmi di luci, canti e dolci.

Quello che accade nel mondo non può fermare la festa, al contrario dovrebbe renderla ancora più sentita e preziosa.
È tempo di gioire per l’arrivo del Natale, che scende dalle stelle, come ogni anno, per fare i conti con tutti noi. Non dei soldi a nostra disposizione per comprare regali alle persone care, ma di quello che siamo davvero, oltre le preghiere, gli sms solidali e la cura dei fatti che sono solo i nostri. Siamo chiamati a fare i conti con ciò che sta dentro quella parte di cuore che solitamente teniamo ben nascosta per pudore e praticità.
Il Natale non è d’elite, non è esclusivo dei credenti praticanti: arriva per tutti, anche per quelli che vanno in chiesa solo il 25 dicembre perché fa tradizione, fa folklore, fa piacere ai nonni, fa tacere le brutte voci e porta bene.
È Natale anche per chi di Santi e preti non ne vuole proprio sapere, per chi “che palle è di nuovo Natale” e per chi detesta gli auguri, ma accetta i regali.
Lui fa finta di niente e scende dalle stelle fra di noi ancora una volta, al freddo e al gelo.
Nella capanna del Presepe abbiamo sostituito Gesù Bambino con Babbo Natale e uno dei re magi con il corriere Bartolini, ma il senso di tutto è rimasto immutato.
Natale è la scusa di cui ogni persona ha bisogno per tornare, per restare, per mangiare, per giocare a carte o per saltare la scuola per due intere settimane. La scusa per trovare il tempo di andare in un mercatino, tra cori, luci e colori a scegliere un piccolo dono, di quelli che basta il pensiero: il gingillo giusto che parli un po’ di noi alla persona che lo riceverà.
Natale è l’abbraccio che non sapevamo di voler dare e quello che non sapevamo di desiderare. Arrivano entrambi all’improvviso a fermare il mondo per qualche secondo, chiudendo tutto là dentro.
Natale è desiderio di neve, copiosa e soffice, che ci faccia sentire come in una palla di vetro scossa da un gigante buono, che poi si gusta lo spettacolo sgranocchiando un torrone.
Natale sono gli zampognari per le strade e le collette dei poveri per quelli ancora più poveri.
Natale è una mamma che prepara dolci, seguendo per una volta le ricette di famiglia e non quelle di uno chef stellato.
Natale è lo sguardo dei bambini che riescono a scorgere una favola dentro le luci dell’abete decorato.
Natale è un papà che indossa una finta barba bianca, sperando che la magia sopravviva ancora per un po’ nel cuore dei suoi figli.
Natale è l’imbarazzo nell’accogliere Cristo in un mondo ogni anno più brutto, cercando di distrarlo con luminarie e petardi sempre più chiassosi, ma è tutto inutile: Lui sa.
Conosce l’ammontare esatto degli euro che ci teniamo stretti in tasca davanti a un mendicante e quelli che puntiamo su quella maledetta combinazione del lotto, che sicuramente prima o poi uscirà.
Lui conta i canditi che scartiamo dal panettone e le polpettine nel brodo di cardo che, invece, non ci bastano mai.
Si gode quella cosa tanto simile alla felicità, che vede sui visi delle persone dentro i centri commerciali.
Sorride davanti a certi “Buon Natale”, che in realtà significano molto di più e attende, con  pazienza, che arrivi il primo giorno di quelli in cui sarà Natale tutto l’anno e finalmente non avremo più bisogno dello start sul calendario per sentirci buoni.
Aspetta che il mondo ritrovi il coraggio di dire la verità, perché la verità non può essere questa, che rende così arduo far festa.
Lui lo sa, per questo scende dalle stelle ancora una volta per tutti, anche per Scrooge, per il Grinch e per la strega cattiva. Magari solo per un attimo, il tempo che dura una fetta di pandoro caldo, un bacio sotto al vischio o l’urlo per comunicare al mondo che abbiamo fatto tombola.

Sereno Natale a tutti e, se sereno non sarà, si rasserenerà. Ne sono certa.

gRaffa
Raffaella Di Girolamo

1 Commento su "Scende dalle stelle"

  1. Molto bello complimenti

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