Snam, prescrizioni non rispettate. I Comitati chiedono interventi all’Amministrazione

A cinque mesi dall’allestimento del cantiere Snam in località Case Pente, per la costruzione della centrale di compressione del gas del metanodotto Sulmona-Foligno, i Comitati cittadini chiedono l’intervento dell’Amministrazione Comunale in quella che, ad oggi, rimane una partita sostanzialmente chiusa. L’ok arrivato lo scorso autunno dal Governo e il semaforo verde di Arera, hanno spianato la strada all’avvio dell’opera.

Ciò che contestano i comitati, in una lettera indirizzata al sindaco sulmonese, Gianfranco Di Piero, al vicesindaco Franco Casciani e all’assessore Catia Di Nisio, sono le 22 prescrizione ante operam non ottemperate da Snam.

Tale fondamentale condizione, a detta dei Comitati, non sarebbe stata rispettata. “Solo in data 13 luglio – scrive Mario Pizzola – il Comitato di Coordinamento VIA regionale ha “preso atto” dell’ottemperanza di 4 delle 22 prescrizioni; una decisione che i Comitati cittadini comunque contestano sia a livello procedurale che di merito”. Una violazione che non avrebbe potuto far avviare i lavori.

Al riguardo i Comitati hanno presentato due mesi fa un esposto dettagliato ai Carabinieri Forestali che hanno interessato del problema la Procura della Repubblica. Al di là di quelli che saranno gli esiti giudiziari della vicenda, il Comune non può restare a guardare perché la materia urbanistica e quella della tutela del territorio è di diretta competenza dell’amministrazione comunale.

Pertanto i Comitati hanno chiesto formalmente al Sindaco e alla giunta comunale di accertare, attraverso i propri organi, se la società Snam Rete gas S.p.A. sia in possesso di titolo valido per la realizzazione della centrale e, qualora tale titolo non esista, di adottare ogni opportuno provvedimento di competenza del Comune, non escluso il sequestro del cantiere.

1 Commento su "Snam, prescrizioni non rispettate. I Comitati chiedono interventi all’Amministrazione"

  1. francesco.valentini1935 | 25 Luglio 2023 at 11:47 | Rispondi

    La questione Snam sta diventando una farsa all’insegna del famoso detto italico “cosa fatta capo ha”;assodato che i lavori sotto Case Pente proseguono senza le prescritte procedure legali (autorizzazioni ed altro),penso sia arrivato il momento di arrivare ai nomi di coloro che hanno premuto il pulsante di avvio della catastrofe ambientale:anche le multinazionali agiscono tramite persone fisiche o mi sbaglio?Coraggio Amministrazione Comunale:hai anche il dovere della Tutela Ambientale (vale anche per il suolo sottostante Santa Maria di Roncisvalle).

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