“Sul Sentiero della Libertà”: dal libro alla traversata, si torna sulla Maiella

E’ dedicato a Mario Setta e non poteva essere altrimenti il libro “Sul Sentiero della Libertà tra guerra e resistenza”, lavoro a quattro mani della presidente dell’associazione Maria Rosaria La Morgia e di Franca Del Monaco che di Setta è stata compagna di vita.

Una pubblicazione che esce (anche in e-book) non a caso a ridosso del 25 aprile e non a caso alla vigilia della passeggiata attraverso la Maiella di cui Setta fu ideatore e ricercatore scientifico, a settantanove anni dal viaggio che portò l’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, da Sulmona a Casoli, lungo e oltre la linea Gustav che rappresentò, sul finire della Secondo Guerra mondiale, la via di fuga da chi fuggiva dall’occupazione nazifascista.

Il libro, edito da Ianieri Edizioni, racconta le storie di quegli uomini che sulla Maiella cercarono e trovarono la libertà, ma anche è testimonianza di quanti, restando a Sulmona, aiutarono i fuggiaschi, anche a costo della vita come il pastore Michele Del Greco, fucilato alla Badia per aver sfamato i prigionieri del Campo 78. O come Iride Imperoli Colaprete che della cosiddetta Resistenza Umanitaria fu splendida e affascinante protagonista, facendo da “spia” e spola per i partigiani.

La Morgia e Del Monaco hanno ricostruito e messo insieme testimonianze orali e scritte di quel periodo che, sul Sentiero della Libertà, vide passare, oltre a Ciampi, Uys Krige, Donald Jones e John Verny la cui figlia, Candy Verney, musicista, parteciperà alla XXI edizione del “Sentiero della Libertà”, che partirà domani da Sulmona e che, per tre giorni, vedrà protagonisti i giovani che ripercorreranno quei sentieri.

Un’edizione, questa, che torna alla sua tradizionale formula della traversata in compagnia, con i ragazzi provenienti da tutta Italia che da Sulmona arriveranno a Campo di Giove dove dormiranno in tenda, per poi affrontare il giorno successivo il valico di Guado di Coccia e arrivare a Taranta Peligna e infine, domenica, fino a Casoli, primo avamposto degli alleati in terra occupata.