“SulmonAccoglie”, il turismo oltre i campanili tra App e accoglienza

Il virus rallenta e la bella stagione dista appena 20 giorni. Le porte di Sulmona, ma non solo, sono pronte a riaprirsi ai turisti. Non che siano rimaste chiuse, sia chiaro. La primavera, la frenata del Covid e la Pasqua che si festeggerà tra circa un mese e mezzo sono piccoli tasselli che, se messi insieme, richiameranno il turista nella città di Ovidio. Un motivo per soggiornarci, per scoprirla e per vivere le realtà di tutto il territorio peligno. Gli strumenti per orientarsi in una vacanza nel Centro Abruzzo arrivano direttamente da SulmonAccoglie, un progetto da 20.000 euro ereditato dalla vecchia Amministrazione, arrivato secondo dopo aver risposto a un avviso regionale che ha permesso di ottenere il 100% del finanziamento.

Un progetto che mira a esaltare i punti di forza dell’accoglienza turistica sulmonese. Nel pomeriggio di oggi è stato fatto il punto della situazione sullo sviluppo di SulmonAccoglie dall’Assessore Emanuela Ceccaroni insieme a Stefania Marcone della cooperativa dei servizi turisti di Sulmona, Alessandro Ginnetti e alla dirigente Maurizia Di Massa. Il progetto, che si avvia alla sua conclusione nei prossimi mesi, oltre ad essere stato strutturato in eventi didattici, sociali e culturali, ha anche potenziato lo sviluppo delle reti d’informazione e accoglienza turistica. Un rinforzo arrivato attraverso una promozione cartacea più accattivante ma anche con un’app pensata per il turista che permette di usufruire di itinerari e contenuti non in forma statica, ma con l’accompagnamento di file audio e fotografici.

“SulmonAccoglie va oltre i campanili – ha spiegato l’assessore Ceccaroni – abbiamo ricevuto forti adesioni da parte dei comuni di Anversa degli Abruzzi, Cansano, Pratola Peligna, Corfinio ma anche da parte della diocesi Sulmona-Valva. Infatti, tra gli obiettivi che ci siamo prefissi per il futuro, ci sarà anche un tentativo di recuperare turisti per il Giubileo 2025. Ho ereditato in corso questo progetto. Quasi a conclusione. Ho seguito battute finali e dell’impostazione del progetto ho apprezzato l’apertura verso territorio circostante. Le potenzialità a volte sono alibi perché esse rimandano al futuro la possibilità di fare qualcosa. La realtà, invece, è la dimensione che ci impegna tutti ad essere operativi”.

Un progetto che prevede anche di potenziare l’accoglienza per quei turisti portatori di handicap, e cercare di far vivrere al meglio la visita in città abbattendo o superando le barriere architettoniche che si possono incontrare. Tra i partner, oltre ai Comuni peligni e alla diocesi, ci sono anche la Giostra Cavalleresca, che sembrerebbe ripartire in estate, il Parco nazionale della Maiella e la DMC.

2 Commenti su "“SulmonAccoglie”, il turismo oltre i campanili tra App e accoglienza"

  1. Oggi buona parte dell’investimento e del ritorno turistico è veicolato sul web, tanto dagli operatori del settore quanto istituzionali, ma la differenza più grande, la fa il passa “impressione” e l’indice di gradimento del turista nell’essere accolto e nel visitare la città (video in primis).
    Perciò… meno carta patinata… più presenza in rete, più capacità nei servizi, aprire i luoghi e i siti da visitare, professionalità nell’informare, avere una CURA DELLA CITTA’ maniacale, relazionarsi con il turista in modo propositivo.
    Tutto il potere è racchiuso nella capacità attrattiva, emozionale e comportamentale che ognuno di noi sa dare della città, nel coccolare i turisti e la bellezza dei siti e dei luoghi farà il resto.
    Facciamo di SULMOna la “patria turistica di tutti”, con vero impegno e professionalità e i frutti verranno da se e per tutti e questa splendida città e territorio ci ricompenserà.
    All’opera signori!!!

  2. Tutto molto lodevole ammesso(e non concesso)che l’amministrazione comunale faccia la sua parte. Strade,verde pubblico,rotonde così malridotti non sono certo un buon biglietto da visita per la città che rischiano di vanificare tutto ciò che di buono viene fatto per incentivare il turista a scegliere Sulmona che ha, nonostante tutto, delle potenzialità enormi.
    Qualche giorno fa ero a passeggio per il centro storico della città in compagnia di amici spagnoli che vengono tutti gli anni a Sulmona. Sono talmente innamorati della città è così affascinati dal suo centro storico che, scherzando ovviamente, mi hanno detto che, lo smonterebbero pezzo per pezzo per portarselo nella Comunità Valenciana di Valencia. Al contempo però hanno manifestato il loro disappunto per le condizioni della pavimentazione di Corso Ovidio già da tempo mancanti di parecchi sampietrini. Un peccato, mi hanno detto, una città così preziosa andrebbe trattata meglio. Vi lascio immaginare il mio imbarazzo…

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