Suolo pubblico, saracinesche abbassate per Pescasseroli

Su 120 partite iva ieri a Pescasseroli ben 38 hanno deciso di non alzare le saracinesche complice il nuovo regolamento su suolo pubblico e privato che l’amministrazione guidata da Luigi La Cesa vorrebbe far passare in Consiglio. Un regolamento che non va a genio a parte dei commercianti riuniti in protesta perchè troppo stringente, non adatto al paese e opera di “un copia ed incolla effettuato sull’esempio di qualche altra cittadina”. Per sommi capi la protesta la spiega Vincenzo Vitale del Cna Abruzzo sottolineando come in sede di Consiglio comunale, riunito ieri,  lui e i suoi colleghi si siano presentati all’assise pronti a consegnare le chiavi delle loro attività direttamente nelle mani del primo cittadino.

Perchè di cambiare regolamento a distanza di 70 anni, più o meno quelli in vigore del vecchio regolamento, i proprietari delle attività non ci stanno, proprio non ne vogliono sapere. Ieri oltre alle chiavi i commercianti hanno fornito anche una proposta che parte essenzialmente da una nuova discussione che possa comprendere appieno il loro contributo “perchè noi possiamo saperne più degli assessori visto che operiamo in questo settore da anni”prosegue Vitale. “Non si capisce perchè il sindaco non ci concede una collaborazione- aggiunge-. Vogliamo un incontro”.

Il nuovo regolamento prevede, in sintesi, il passaggio dell’uso di suolo pubblico da  60 metri quadrati a circa 25, l’uso delle pietre laviche (neanche fosse la Sicilia) e l’uso di piante a foglie larghe vientando nei fatti i roseti, cosa un po’ assurda in zona di montagna. Un regolamento che nei fatti non ha né capo né coda e per il quale i commercianti si dicono pronti a collaborare con l’amministrazione, se sole lo volesse.

Simona Pace

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