Una trincea contro i terremoti

Se ne parla da oltre un decennio, diventato tema di “urgente” attualità dopo ogni sisma importante: la microzonazione sismica di terzo livello, però, questa volta sembra prossima a vedere la luce. Lo ha detto l’assessora Catia Di Nisio, che di professione è geologa, nell’annunciare la realizzazione in località Marane di uno scavo, inserito proprio nello studio, finalizzato all’approfondimento della faglia del Morrone.

Lo scavo per la trincea paleosismica è curato dal professor Alberto Pizzi del dipartimento di Ingegneria e Geologia dell’università D’Annunzio. L’obiettivo è quello di leggere sulle pareti dello scavo, come fossero cerchi di un tronco d’albero, informazioni sui movimenti della faglia del Morrone nel passato, individuando e datando i terremoti provocati dal movimento di questa faglia che hanno prodotto rotture dall’ipocentro fino alla superficie.

“Le informazioni ricavate da questo studio – spiega Di Nisio – consentiranno inoltre una più precisa definizione della fascia di rispetto della faglia che verrà riportata sugli strumenti urbanistici”.

Ovvero dove e come costruire per evitare che un terremoto si trasformi in tragedia.

1 Commento su "Una trincea contro i terremoti"

  1. francesco.valentini1935 | 16 Luglio 2022 at 17:32 | Rispondi

    A proposito della”trincea” contro i terremoti suggerisco di mandare le risultanze ai Capoccioni che hanno deciso,ogni eccezione rimossa,di dare il via al gasdotto:una copia anche ai politicanti locali che anni orsono diedero il loro assenso allo sfacelo ecologico e sanitario della Valle Peligna:la ricerca non dovrebbe essere complicata:gli atti comunali dovrebbero ancora essere in Archivio e i nomi scolpiti…a futura memoria:coraggio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*