Università della montagna, Ripensiamo il Territorio si rivolge alla Regione di Marsilio

Torna a battere su una università del Centro Abruzzo il movimento Ripensiamo il Territorio, attivo nella promozione di una grande municipalità tra i comuni e nella difesa dei paesi dell’entroterra, a partire da Popoli dove l’associazione si è costituita.

Lo fa prendendo spunto da un discorso tenuto a Cassino, in occasione dell’apertura dell’anno accademico di domenica scorsa, dal presidente della Repubblica Mattarella in cui parlava di diffusione ed accessibilità, nonché di sviluppo culturale che deriva dalla diffusione di sede accademiche.

“Noi di Ripensiamo il Territorio – si legge nella nota –  approfittiamo di nuovo per evidenziare l’importanza dell’avere una università nella nostra area vasta, come avemmo modo di spiegare insieme durante l’ evento con la dirigente dell’istituto comprensorio Patini di Castel di Sangro, Cinzia D’Altorio e al Prof. Stefano Cianciotta dell’Università di Teramo, davanti a una platea di studenti che gremiva il Teatro Tosti. C’era anche l’allora Ass. Regionale Aree Interne Gerosolimo che prese in carico la ‘pallina’ che simboleggiava l’idea forza che gli stavamo passando, quella dell’Università della montagna nel Centro Abruzzo”.

Un tentativo c’era pure stato in passato con i corsi attivati dall’università dell’Aquila a Sulmona, ospitati all’interno della caserma Pace. Nel tempo, tuttavia, le iscrizioni sono andate scemando lasciando spazio ad una serie di corsi formativi specifici.

L’appello, ora, si rivolge al nuovo Consiglio regionale, nella speranza che l’idea possa divenire progetto e concretizzarsi.

 

S. P.

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