Allevamento sotto la lente d’ingrandimento dei Nas. Sequestrati 250 chilogrammi di carne

Circa 250 chilogrammi di carne sequestrati per un valore di 5.000 euro. I Carabinieri del Nas di Pescara non hanno perdonato le varie irregolarità emerse nelle aziende di allevamento, macellazione e lavorazione di carni sparse lungo tutta la regione.

Nella provincia dell’Aquila, in particolare, durante i controlli nel reparto macelleria di una grande distribuzione, è stata rilevata la presenza di sporco diffuso con residui di lavorazione e contenitori per i rifiuti non idonei, oltre che l’assenza di ostacoli fissi volti a prevenire l’accesso degli infestanti.

Gravi criticità sono state riscontate in tre aziende agricole nel teramano e nel chietino, specializzate nell’allevamento di bovini e suini. Qui sono state denunciate carenze in materia di biosicurezza degli animali e inadeguatezze igienico sanitarie e strutturali. Nello specifico è stata riscontrata la presenza di stalle prive di protezione antivolatili e recinzioni con punte acuminate, l’inadeguatezza dell’area per lo stoccaggio del fieno e del mulino dei cereali, installato in locale non idoneo, nonché l’assenza di formazione sulla biosicurezza e sui rischi di malattie infettive del personale incaricato alla gestione dei capi di bestiame.

Per questi motivi il personale dell’ASL di Teramo, intervenuto su richiesta dei militari del NAS, ha disposto il divieto di movimentazione di dieci capi di bestiame (ovini e caprini) risultati privi di marchi auricolari attestanti la regolarità sotto il profilo sanitario e amministrativo.     

22 Commenti su "Allevamento sotto la lente d’ingrandimento dei Nas. Sequestrati 250 chilogrammi di carne"

  1. In questo caso bisognerebbe fare il nome della grande distribuzione per tutelare i consumatori.

  2. La carne lasciamola negli scaffali del supermercato così la smettono.

  3. Bisogna sospendere l allevamento intensivo e dare più libertà di muoversi agli animali.
    Si avrebbe meno produzione di carni ma di qualità superiore.
    Ci sarebbe anche un vantaggio sulla salute,visto che bisogna consumare meno carne.

    • Certamente, e poi ti lamenteresti perché il prezzo quadruplica e spareresti una nuova castroneria 😂😂

  4. Fatevi un giro in Valdichiana pure …

  5. ma per favore…se i Nas sono intervenuti ci dev’essere un motivo, non creiamo panico su potenziali aspetti di pericolo che sicuramente tutti gli allevamenti detengono anche se moderni e di nuova concezione, ma a riscontro finale che malattia è stata trasmessa e a chi ?

  6. Credo che in italia oramai sia difficile fare tutto…mettersi in regola al 100%,come vogliono le istituzioni e diventato oramai impossibile e costoso…facciamo così,,per chi vuol mangiare carne,la importiamo dai vari paesi dell Est o dall America Latina,,li nessuno ci guarda e tutto va bene..

  7. Sono molto amareggiata nel leggere tutto questo.
    Non sento altro che guerra contro gli allevamenti e le produzioni agricole. Io ritengo vi sia una forte pressione mediatica a favore di ben altro.
    In Italia ci sono più regole che persone in questo settore. Agricoltori e allevatori super controllati con magini stringati x adempiere a tutto .devono anche affrontare tutto questo. Ma a chi pensate faccia bene farci la guerra sulle nostre produzioni? Sicuramente importando tutto ci costerà molto di più tutto

    • Luisa Avetta | 22 Marzo 2023 at 14:20 | Rispondi

      diciamo che gli allevamenti sono la prima causa di cambiamento climatico …

      • Si si, è quello che vogliono farti credere le lobby dei cibi vegani.
        Ma perché le scoreggie di 60 milioni di italiani che mangiano fagioli, non causano cambiamento climatico?

    • Burato Gian Carlo. | 22 Marzo 2023 at 16:14 | Rispondi

      Finalmente una diagnosi seria.brava signora Isabella 👍🌹

  8. Allevamenti intensivi sono fabbriche di sofferenza e morte. Tranquilli tutti, continuate a riempire le fauci di cadaveri.

  9. Sono perplesso sui commenti avete letto articolo ?? Sicuramente NAS sono intervenuti su segnalazione mancanza di pulizia dei luoghi di lavorazione carni etc descrizione si tratta di piccoli allevamenti che offrono carni e prodotti a km0. Sequestro di 250 kg di carni e una quantità modesta .. strutture inadeguate x stalle e x conservazione alimenti x il bestiame .. fanno intendere realtà poco professionali … Questi non sono allevamenti intensivi .. “” se uno ruba non vuol dire che tutti siamo ladri “”

  10. Luisa Avetta | 22 Marzo 2023 at 14:18 | Rispondi

    La gente non capisce. Ormai la soluzione è che circoli carne avvelenata , mezza marcia , piena di tossine.
    Così i carnazzari la mangiano, transitano da un ospedale ed infine …liberano spazio

  11. Basta fare profitto sul maltrattamento degli animali . Gli allevatori ricevono finanziamenti dall’ Italia e dall’ Europa ma il benessere animale rimane sempre un miraggio. Ci strombazzano che l’ eccellenza italiana agroalimentare è in pericolo perché attaccata dall’ UE. Questa ( e tanti altri casi tra cui i più noti Fileni e Aia) è la nostra eccellenza ? Consumatori : lasciate la carne sugli scaffali ! Basta allevamenti intensivi , formatevi una corretta informazione sulla carne coltivata e riducete drasticamente il consumo di carne ( che nuoce gravemente alla salute) come vuole la dieta mediterranea.

  12. È una semplice verifica irregolare. Non bisogna demonizzare chi mangia carne. Le proteine animali sono importanti per una sana alimentazione. E 250.kg di carne sono un’inezia. Tanto rumore per nulla

  13. Che articolo idiota…. Scritto da incompetenti. 250 kili di carne sono un coscio di vitellone e poi sequestrate dieci povere pecore senza bolli…. E per un intervento di questo tipo saranno intervenute 20 persone tra carabinieri e asl…. Per un costo di svariate migliaia di euro… E cosa hanno trovato? I passeri nelle stalle… Scandalosi. Interventi di questo tipo sono inutili rispetto alla sorveglianza sanitaria al benessere ed alla prevenzione della diffusione di malattie

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