Aspettando il bus fantasma

Ci avevano creduto e si era organizzati di conseguenza: per una volta una pizza a Sulmona insieme agli amici, senza il disagio di dover scomodare i genitori per andare a prenderli. Sul sito di Tua, l’azienda del trasporto regionale, era spuntata sabato una corsa dal capoluogo peligno per Anversa-Scanno alle 22,24. Un servizio aggiuntivo che un gruppo di adolescenti di Anversa aveva accolto con entusiasmo, certi d’ora in poi, almeno il sabato sera, di poter essere un po’ più autonomi e trascorrere almeno la “prima serata” nel capoluogo peligno. L’annuncio, però, alla fine si è rivelato una bufala o se si preferisce un errore: i ragazzi hanno atteso per oltre mezz’ora l’autobus che non c’è. Alla fine hanno dovuto chiamare mamma e papà, insomma, per andarli a prendere “in città”, come da copione.

Copione amaro per chi vive nei paesi dell’entroterra del Centro Abruzzo, a dispetto delle grandi crociate e delle grandi parole contro lo spopolamento. Perché è anche per questo, soprattutto per questo, che un giovane decide poi di lasciare il paese. Di lasciarsi dietro e soprattutto non prospettare davanti ai propri figli, l’isolamento.

A guardare gli orari del trasporto pubblico, non si fa difficoltà a comprendere meglio: per Anversa-Scanno, ovvero per l’alta Valle del Sagittario, il pomeriggio, nei feriali, ci sono solo due autobus di collegamento: alle 17,43 e alle 20,05. La domenica e i festivi uno solo, alle 15,15, che neanche al cinema si può andare. La musica non cambia, anzi peggiora, se ci si sposta, o meglio se ci si volesse spostare, negli altri territori limitrofi: per la Valle Subequana, ad esempio, nei feriali per Castelvecchio Subequo c’è un solo bus alle 18,19. “Nessun risultato trovato” per domenica e festivi. Persino i ragazzi di Pratola devono rientrare al massimo alle 20,34 nei feriali e alle 18,41 la domenica e i festivi (loro almeno il cinema ce l’hanno “in casa”). Peggio, in altra direzione, per Pettorano sul Gizio con rientro forzato alle 18,06 nei feriali, perché nei festivi non ci sono proprio bus e per Pacentro dove l’ultima corsa è alle 19,55 nei feriali, nulla, neanche a dirlo, domenica e festivi.

Per buona pace della pizza del sabato sera e, perché no, anche del turismo, altra parola di cui ci si riempie la bocca di buoni propositi.

11 Commenti su "Aspettando il bus fantasma"

  1. Fate un’indagine su Prezza paese e sicuramente non troverete di peggio.

  2. Non vi lamentate che ora ci pensa Marsilio come ha fatto nella legislatura precedente

  3. Perché non dite che su queste corse spesso, molto spesso, viaggia un numero di Utenti che si contano sulle dita di una sola mano… e nemmeno piena.
    E poi lo spopolamento interessa tutti, o quasi, compresa in primis la “ grande “ SULMONA.
    Senza più posti di lavoro quali aspettative avranno le attuali e prossime generazioni?
    Ospizio diffuso… aspettando di esalare l’ultimo respiro.

  4. A Pratola è stato aperto un nuovo cinema? Da quando?

  5. Visto che il pubblico fa acqua da tutte le parti, basterebbe che le località del circondario si dotassero in proprio di una navetta di collegamento da rendere operativa quantomeno a ridosso dei fine settimana..

  6. Passata la festa... | 8 Aprile 2024 at 10:25 | Rispondi

    Perché, da queste parti non si pagano le tasse come nel resto d’Abruzzo?
    In questi territori, quindi, bisognerebbe effettuare un ulteriore esborso di denaro per il trasporto privato per riuscire ad avere un servizio garantito dal trasporto pubblico, in altri territori a minor prezzo.
    Ottimo davvero!
    Cittadini di serie B.
    Ma come eravamo importanti solo fino a qualche settimana fa!
    Ora già tornati nel dimenticatoio…
    Ma se sta bene a noi…

  7. COMPRATEVI UN SCOOTER 50 E ANDATE DOVE VI PARE SE NO STETV ALLA CAS CHI NON HA I SOLDI SE LO FACESSE COMPRARE DALLA GIUNTA MARSILIO TANTO I SOSTENITORI NON MANCANO GIUSTO

  8. antonello da messina | 9 Aprile 2024 at 08:30 | Rispondi

    AWA STETV ALLA CAS TANT ANDO IET ESS SE MUORT TUTT

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