Brindisi in strada, denunciati quattro sulmonesi

A bere una bottiglia di birra, passandosela tra loro, a pochi centimetri l’uno dall’altro. Come se niente fosse, come se il virus non fosse mai esistito. Uno di loro, anzi, ha giustificato la sua presenza in strada dicendo che non sapeva non si potesse uscire. E va bene che le strade a Sulmona sono diventate deserte da un po’ di anni, ma far finta che tutto sia uguale a ieri non è davvero credibile. Dopo il tam tam mediatico di #iorestoacasa, poi, proprio no.
Così quando la polizia li ha fermati ieri, dopo aver chiesto giustificazione di quel bivacco in piazza Capograssi, li ha denunciati tutti e quattro: volti e nomi noti alle forze dell’ordine che sono stati deferiti alla procura della Repubblica di Sulmona per aver violato il decreto anti Coronavirus.


Si tratta di quattro cinquantenni di Sulmona che più che vagare, bivaccavano davanti al tribunale in pieno giorno senza avere l’autocertificazione e soprattutto un motivo valido. Chi, come detto, ha dichiarato di ignorare il divieto, chi si è giustificato dicendo di essere di passaggio, chi ha sostenuto di essere solo in fila per entrare in farmacia e che, vista la coda, ne aveva approfittato per un sorso rinfrescante di bionda.
Altre denunce, sempre ieri, sono state fatte dalla polizia anche nei confronti di alcuni automobilisti “distratti” che per fare la spesa erano scesi addirittura da Castel di Sangro, come se su non ci fossero supermarket.
Tante volte non dovesse essere chiaro: bisogna restare a casa, a meno che non si sia costretti ad uscire per necessità e con giustificazione al seguito. E una birra certo non lo è.

20 Commenti su "Brindisi in strada, denunciati quattro sulmonesi"

  1. Buttate la chiave | 14 Marzo 2020 at 08:54 | Rispondi

    “volti e nomi noti alle forze dell’Ordine” normale amministrazione

  2. A parte la liceità dal provvedimento di fronte ad i diritti primari di libertà sanciti dalla Costituzione,Non è chiaro il limite comunale se Roma è comune come Roccapia e la libera circolazione in Roma è più ampia potendosi trovare tutto beni e servizi. Per i comuni minuscoli del circondario si dovrebbe far riferimento a Sulmona per ogni singola esigenza, ed anzi questa potrebbe essere la buona occasione per una eutanasia politica dei comuni moribondi inferiori a 2000 abitanti che possono essere aboliti ed aggregati a Sulmona, come le frazioni di Aquila.

  3. in effetti credo che non si possa paragonare rocca pia o Alfedena a Roma. credo che si debba lasciare la possibilità di muoversi fino al primo centro urbano; ovviamente per motivi previsti dal Decreto. in questo modo è troppo penalizzato chi vive nei piccoli centri. la polizia poi dovrebbe avere il buon senso di capire le situazioni e non applicare alla lettera il decreto. ovviamente ciò non deve significare dare la possibilità di vagare per sulmona solo per il gusto di farlo. aggiungerei un divieto assoluto di circolazione dopo le 20; in modo da eliminare ogni distinzione.

  4. Represso verde | 14 Marzo 2020 at 14:57 | Rispondi

    Lavoro ad un paesino sperduto in provincia della aquila da 2 giorni si è popolato si settentrionali cm è possibile? W la civiltà del nord

  5. ora non possono fare le conferenze !!!!! ai soliti noti!!!!

  6. Buttate la chiave.

    • Sì però bisogna fare la riflessione che la volta scorsa era vietato mangiare la bistecca fiorentina perché solo a guardarla poteva morire di mucca pazza il 50% del Popolo Italiano, con l’epidemia di oggi puoi mangiare e bere di tutto però da solo in casa. Sono successi due casi ,dei spagnoli a Teramo e dei solmontini a Sulmona che ,in uno stato libero e democratico, stavano bevendosi una birra in amicizia e la polizia li ha sanzionati come in un regime dittatoriale , quando sarebbe stato più opportuno solo una raccomandazione a terminare la riunione anche se non credono ai decreti e li ritengono falsi allarmi istituzionali perché ne sono succeduti a ripetizione nel passato AIDS EBOLA MUCCAPAZZA SARS AVIARIA etc.dove , a sentire la propaganda in TV si poteva morire sterminati tutti mentre stiamo ancora tutti qui. Perciò il governo non può agire di autorità contro gli scettici ma coerentemente considerare che nei ricordi e nei caratteri delle persone è anche legittimo non crederci con la dovuta gravità e prendono i divieti più alla leggera.

      • Caro Frank, ma in democrazia funziona così!
        Tu (un generico “tu”) puoi anche credere che la terra sia piatta, che uno abbia il diritto, pur essendo un coglione qualsiasi, di mettere in discussione gli appelli e gli allarmi lanciati da medici che non dormono da 10 giorni per salvare vite, puoi persino essere interista. Ma quando c’è una legge che vieta certi comportamenti, colui che non la rispetta ne accetta la sanzione. Sta tutta lì la questione, tutta lì la democrazia.
        E sarei del tutto in linea col tuo ragionamento, se la violazione della legge non comportasse un rischio per la società tutta, ma solo un rischio individuale: anzi, caldeggerei che i quattro, tu e chiunque sia così coraggiosamente difensore delle proprie idee e libertà, ne approfittaste a più non posso. Con una postilla: che se per caso tutta questa storia fosse vera, e foste contagiati, le spese sanitarie ve le pagaste voi.

  7. Caro MarioS,a parte la puerile velleità del decreto, perché una malattia se è, è più forte di qualsiasi legge o Stato,e se passa ,passa come il terremoto che trova Giuliani a contrastarlo con le sue macchinette , mentre Conte ci fa credere che ferma utilmente l’epidemia con le sue mascherine.
    L’ evento che, almeno a me,ha fatto rabbrividire è, MATTARELLA, non per la corretta od errata opportunità, ma la facilità con la quale ha fatto passare un provvedimento gravissimo,ma di gravità storica, DI SOSPENSIONE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE DEI SACROSANTI DIRITTI ALLA LIBERTÀ SANCITI DALLA COSTITUZIONE. Per creare un precedente simile, doveva, almeno ,indirizzare un pubblico messaggio più ai posteri che alla Nazione, e scusarsi con il Popolo per quello che stava autorizzando , e che mai dovrebbe succedere, anzi è stato costretto sotto pressione ad intervenire e con le lacrime agli occhi a modificare gli intoccabili primari diritti che in Italia spettano assolutamente ad ognuno… Perciò che i Carabinieri o la Polizia vadano di iniziativa a disturbare persone che sì stanno liberamente facendo gli affari loro bevendosi una birra su una panchina od in casa , fanno ritornare alla mente eventi che non si osservavano più in Italia dai tempi delle leggi razziali o dai rastrellamenti dei Nazisti, e contro i quali esiste gente ancora viva che ha dovuto duramente combattere.
    Io resto sorpreso verso il Capo dello Stato non per il provvedimento in sé ma per la leggerezza istituzionale con il quale è stato preso,senza coinvolgere il Popolo come se quanto iscritto nella Carta Costituzionale, per le alte Cariche, risulti reconditamente poco importante.

  8. Caro Frank,
    credo tu debba leggere l’art. 16 della Costituzione, anzi dovresti leggere tutto il titolo I. Scopriresti che i diritti sono inviolabili, ma quelli espliciti possono essere limitati nei casi previsti dalla Costituzione stessa. E c’è parte della dottrina costituzionale secondo la quale limiti impliciti e trasversali sussistono in via permanente e generale. Quindi non ti devi sorprendere di Mattarella, che ha applicato la Costituzione alla lettera.
    Piuttosto, al di là del merito (che è il contrario di quanto sostieni) pensa se ci dovessimo trovare in uno Stato in cui una birretta tra 4 soggetti debba prevalere sull’interesse di tutta la collettività di evitare la diffusione del contagio di un virus che sta mietendo vittime ovunque. Perché vedi, caro Frank, un terremoto non lo fermi impedendo l’aggregazione degli individui, perché non risulta a nessuno che i terremoti siano contagiosi.
    Stetev alle case, e, vista la qualità degli argomenti, per favore evitate pure di votare!

  9. Caro Mario io difatti non ho scritto che questo tipo di provvedimenti sono illeggittimi, ma soltanto che sono storici perché non sono stati mai adottati in Italia , e Mattarella ha assunto un provvedimento storico con la stessa facilità con cui schiaccia una mosca. Poi è discutibile la opportunità di queste sanzioni perché queste persone che ci sono incappate (a bere birra non solo a Sulmona o Teramo ma anche in diversi bar d’Abruzzo) non si sa se sono ottimisti o catastrofisti perché con le notizie che girano un soggetto è anche orientato a pensare ,, è meglio che me lo faccio oggi un bicchiere di birra che domani non si sa, quindi una reazione non può essere di menefreghismo o di assenza dì rispetto verso il prossimo.

  10. Frank, che ti devo dire? Speriamo almeno la birra fosse buona!
    in bocca al lupo.

  11. tutte queste chiacchiere per nulla….la birra i 4 delinquenti potevano berla a casa,molto semplice la ragione: io faccio quello che meglio credo,non si paga pegno,punto e basta

  12. I soliti pregiudicati che non hanno rispetto per sé e per gli altri!!

  13. Ma siete dei trogloditi?!?
    Ci stanno piano piano ad abituare ad un regime dittatoriale e voi che cazzo fate? Vi chiudete in bagno ad aspettare non si sa cosa senza capire quello che sta succedendo! Tra poco non moriremo di covid 19 che per carità non è totalmente da sottovalutare ma di certo non è il primo dei problemi,ma moriremo di fame…ci sarà un enorme recessione,l’economia andrà in pezzi e l’Italia sarà La Nazione più colpita! Tra pochi mesi ve ne accorgerete…trogloditi

    • eccolo…ci mancava pure questo. Finita la scorta?

      • Caramella io non vivo nè in un condominio nè ho problemi di soldi…tra qualche settimana i trogloditi come voi capiranno l’enorme crisi

    • Purtroppo hai ragione,è stato detto “nessuno verrà lasciato solo” ma noi non possiamo andare a lavoro e non sono previsti indennizzi, alla fine di tutto questo saremo disoccupati in un Paese affamato. A me un futuro di sofferenze fa molta più paura del virus

  14. né…si scrive né e non nè!Italiano vero! 😉 a proposito di trogloditi…

  15. caramella ti propongo di cambiare il tuo nick in “supposta” , stai a pensare all’accento del “né” e non ti accorgi della trave che ti sta arrivando nel deretano. Io do ragione a Pasquale.

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