Centro Studi Ovidiani, la cultura al comando nel convegno dedicato a Giuseppe Papponetti

Si è concluso oggi pomeriggio, all’interno dell’aula consiliare di Palazzo San Francesco, il primo convegno internazionale del nuovo Centro Studi Ovidiani, dedicato alla figura di Giuseppe Papponetti. Una due giorni che ha visto l’intervento di numerosi studiosi, nonché amici di Papponetti, intervenuti sia nel palazzo di via Mazara e sia nella sala del cinema-teatro Pacifico.

Ad aprire il convegno, ieri, è stata la presentazione del Centro Studi Ovidiani, a cura del Presidente Lisa Ciccone, e la relazione introduttiva di Paolo Fedeli, che ha ripercorso le principali attività del Centro ovidiano attraverso la figura di Giuseppe Papponetti.

La cultura ha fatto da padrona, con gli interventi dei vari docenti universitari accorsi da tutta Italia. Michelina Di Cesare (Università La Sapienza) ha parlato dell’interpretazione alternativa delle ragioni della condanna di Maometto e Alì tra gli scismatici nella Commedia di Dante. Pasquale Orsini, del MiC, ha parlato di alcuni risultati dell’indagine svolta sull’Officium quarti militis, dal testimone perduto al testo, dalle questioni critiche al contributo di Giuseppe Papponetti. A discutere delI’eredità di Ovidio negli umanisti sulmonesi Barbato, Giovanni Quatrario ed Ercole Ciofano, è stata la stessa Lisa Ciccone; mentreil docente dell’Unich Adriano Ghisetti Giavarina ha parlato della scelta di effigi di Ovidio nelle sculture, nei dipinti e nelle stampe dal XV al XVIII secolo.

Petro Gibellini, della Ca’ Foscari di Venezia, ha esposto il tema dell’eredità di Ovidio nell’opera di Gabriele d’Annunzio. Delle fasi principali dell’attività di Giuseppe Papponetti quale direttore dell’Istituto nazionale di Studi crociani ne ha parlato Maarco Presutti. Sempre sulla figura di Papponetti riguardo la svolta segnata dagli scritti nella critica gaddiana, in particolare per quanto riguarda la ricezione di d’Annunzio, è intervenuto Antonio Zollino, docente dell’Università del Sacro Cuore di Milano. A chiudere, un confronto tra l’indole satirica di Ennio Flaiano e quella di Papponetti, affidato a Giuseppe Traina.

“È stato un momento culturale ricco di significato e anche di ricordi quello vissuto oggi in aula consiliare – ha commentato il sindaco, Gianfranco Di Piero -. Ho portato il saluto al convegno dedicato al professore Giuseppe Papponetti, tenendo a battesimo la ricostituzione del Centro Studi Ovidiani, affidato alla professoressa Lisa Ciccone. Ho tenuto a sottolineare come sia doveroso l’omaggio al professore Papponetti, che con la sua opera insigne di infaticabile impegno e passione ha contribuito alla elevazione culturale della nostra Città. Infine ho ringraziato il professore Paolo Fedeli ed i figli del professore Ernesto ed Ettore per aver partecipato alla giornata inaugurale del convegno”.

1 Commento su "Centro Studi Ovidiani, la cultura al comando nel convegno dedicato a Giuseppe Papponetti"

  1. Armando Caio Valerio | 9 Luglio 2023 at 15:42 | Rispondi

    Complimemti agli organizzatori dell’evento culturale davvero di raro pregio.
    Finalmente qualche mente locale ha dato inizio ad un fermento che in questa cittadina cosi ricca di cultura, mancava.

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