Covid nessuna tregua per la Valle Peligna. Altri sette casi

La catena dei contagi non si ferma, neanche un po’. Altri sette positivi si sono registrati infatti nelle ultime ventiquattro ore in Valle Peligna e il totale, compresi i quattro casi di turisti in Alto Sangro, segna la preoccupante quota di sessantaquattro. E tutto fa pensare che non sia ancora finita.
I casi di ieri sono tutti tracciati e quasi tutti di giovani o giovanissimi: quattro a Sulmona, di cui tre legati al focolaio di importazione dalla Danimarca da dove cioè era tornata una ragazza in vacanza. Con lei si sono infatti contagiati i genitori e un fratello che nei giorni scorsi avevano accusato sintomi. Un altro caso a Sulmona è poi legato al focolaio di Ferragosto, quello del campeggio dal quale viene anche il più giovane dei Covid a Sulmona, una bimba di quattro anni figlia di uno dei positivi a Pettorano sul Gizio già accertata l’altro ieri.

A Pettorano si registra anche un nuovo caso di una bambina di dieci anni, anche lei legata al focolaio di Ferragosto. Entra tra i Comuni colpiti dalla nuova ondata anche Pacentro dove risiede un giovane indirettamente legato al focolaio della parrucchiera e che sarebbe ricollegabile ad una ragazza che lavora in un centro estetico di Sulmona, chiuso volontariamente dalla proprietaria in attesa di conoscere l’esito dei tamponi sul personale. Infine un nuovo caso, anche questo legato al focolaio della parrucchiera, si registra a Torre de Nolfi, frazione di Bugnara, dove erano già stati registrati due casi “esteri”, una coppia di kossovari rientrati dal loro Paese. Qui anche il sindaco è al momento in isolamento per aver avuto contatti proprio con la donna di Torre de Nolfi positiva.


Il conto totale, dunque, è ad oggi di sessantaquattro casi complessivi, di cui sessanta in Valle Peligna. In particolare a Sulmona ci sono trentacinque positivi, nove a Pettorano sul Gizio, sei a Pratola (legati però tutti al primo focolaio, quello della festa, ormai silente e assestato). Quattro casi, ancora, a Introdacqua, tre a Bugnara, uno a Corfinio, uno a Pacentro e cinque di turisti a Pescasseroli (tre), Scanno (uno) e Scontrone (uno).
Per molto meno, da un focolaio familiare di dodici positivi, ieri il sindaco di Lucoli ha istituito fino alla mezzanotte del primo settembre prossimo la zona rossa nella frazione di Casamaina.
A Sulmona e in Valle Peligna, invece, a parte la sospensione del cartellone a Pratola Peligna e l’annullamento per scelta autonoma della Panarda (che era in programma per domani), tutto resta come è, tranne i numeri dei contagiati che continuano a crescere e che verosimilmente continueranno a crescere nelle prossime ore.

1 Commento su "Covid nessuna tregua per la Valle Peligna. Altri sette casi"

  1. Tranquilli, andrà tutto bene, oggi niente mostre da inaugurare?

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