“Dal punto di vista dell’invitato”, sopravvivere ad un invito con il blog di Francesca

Suona il campanello, è il postino, ha una lettera più elegante del solito, presagio di un invito importante: matrimonio, battesimo, comunione che sia poco importa. I tempi sono quasi maturi, la bella stagione si avvicina e i “rischi” aumentano. L’espressione che si tinge sul viso del potenziale invitato (parenti strettissimi a parte) è ampiamente conosciuto. Per sostenere e dare una un taglio diverso agli invitati a qualsiasi cerimonia, ma maggiormente a quelli dei matrimoni, Francesca Delli Castelli, peligna di Bagnaturo, ha dato vita ad un blog particolare: “Dal punto di vista dell’invitato”.

Un’idea in pentola da tempo e concretizzata solo dopo una meticolosa indagine di mercato. Di blog così effettivamente non ce ne sono e vien da sé come i suoi articoli non ci abbiamo messo molto a girare e rigirare tra gli operatori del settore. Un buon risultato raggiunto in meno di un anno partendo da quello che doveva essere un “gioco”, una pagina personale che nel giro di dieci giorni si è trasformata in “business” che di letture ne ha collezionate parecchie, 4mila in tre mesi solo per dare un esempio, individuate in vari posti del mondo Cina compresa.  Registrato il marchio, il “gioco” comincia a farsi più impegnato. Per Francesca, così, hanno iniziato ad aprirsi un po’ di porticine e ovviamente diverse aspettative. Prima fra tutte l’ideazione di un app che possa consentire una specie di contest di matrimonio, un concorso per la cerimonia più bella e più in là, chissà, anche un prodotto editoriale cartaceo.

Il bello di questa esperienza, nata essenzialmente perchè Francesca è invitata in me

dia a sei matrimoni l’anno, è che lo sguardo nel tempo è cambiato diventando una sorta di analisi, un continuo paragone tra passato e presente dove le tradizioni continuano a tramandarsi nonostante i contesti e i tempi siano cambiati diventando, la sua penna, quasi un punto di riferimento. Tra gli articoli più letti c’è “Dai tacchi alle sneakers”, oppure quello che ha collezionato in assoluto più lettori è “Il velo” dalle origini a come si utilizza in vari posti del mondo fino ad arrivare qui ai giorni nostri.

Semplice ispirazione, ricordi, una continua ricerca sono gli ingredienti della ricetta di Francesca per nutrire il suo progetto con estro e brio. Una formula vincente che gli è valsa un buon riconoscimento  e qualche premio. Un progetto tutto in evoluzione insomma.

Suona il campanello, è il postino, ha una lettera più elegante del solito, presagio di un invito importante: matrimonio, battesimo, comunione che sia poco importa. “Uno: respira; due: valuta il periodo; tre: tutto sommato ci si diverte, è una esperienza; quattro: se c’è l’open bar ancora meglio”. Ecco i consigli di Francesca Delli Castelli per sopravvivere allo shock di un invito, soprattutto quando è più di uno.

Simona Pace

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