Dodici cuccioli di orso in più al Parco d’Abruzzo

Più 12 cuccioli di orso al Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise nel 2017. Cresce così il numero degli esemplari presenti all’interno dell’area protetta con ben due nuovi arrivi in più rispetto all’anno prima quando ne nacquero 10. Sono 6 le femmine che in entrambi gli anni si sono riprodotte, “risultato del monitoraggio intensivo svolto dal personale del Parco, che, a partire da aprile 2017, ha lavorato con diverse tecniche e con altre istituzioni e volontari per acquisire informazioni importanti sulla produttività della popolazione di orso bruno marsicano” si spiega nella nota.

Nell’ambito dei monitoraggi, e con l’accortezza di evitare doppi conteggi, 67 volte sono state avvistate femmine con piccoli al seguito individuando 6 nuclei familiari, distribuiti in tutta l’area del Parco, composte da 2 femmine con tre cuccioli, 2 femmine con due cuccioli e due femmine con 1 cucciolo. “Il fatto che per due anni il numero delle femmine riproduttive sia stato elevato- commentano dal Parco- ci permette di dire che l’area del parco offre buoni livelli di produttività alimentare, anche al di fuori dei periodi di pasciona e che, nonostante la bassa consistenza numerica degli orsi, nella popolazione è presente una riserva importante di femmine adulte”.

Circa i cuccioli dello scorso anno non si hanno molte informazioni. Solo di 3 su 10 si è raccolto qualche dato lasciando adito alla stima che solo il 50% sopravvive al primo anno anche se il Parco ipotizza, e spera, una dispersione al di fuori del loro areale di riferimento. In evidenza va posto anche il numero delle famiglie che non è cresciuto granché (da 3 a 6), segno di come non si debba abbassare la guardia sulla tutela dei plantigradi perchè “in caso di mortalità di 1 o più femmine adulte la produttività della popolazione può crollare. Ad esempio tra il 2008 e il 2011 sono morte 6 femmine, di cui 4 in età riproduttiva, e nel 2011 è stata osservata una solo femmina con cuccioli”. A disturbare la serenità degli orsi sono, soprattutto, cani randagi, animali al pascolo brado e persone fuori sentiero in aree interdette alla fruizione turistica.

“E’ il numero di cuccioli più alto avvistato negli ultimi 11 anni e, per la prima volta, ad un’annata di massima produttività ne segue un’altra- dichiara il presidente del Parco, Antonio Carrara, nel ringraziare i numerosi che hanno partecipato al monitoraggio-.  La linea spezzata che disegna il risultato delle nascite annuali, quest’anno ha cambiato verso rispetto a quello che sarebbe stato lecito aspettarsi. Tutte le ricerche condotte finora sull’orso bruno marsicano, compresa la recente indagine sul genoma, ci rassicurano nel medio termine, sulla grande capacità di resistenza dell’orso bruno marsicano e della sua ‘vitalità'” conclude nell’auspicare maggiore determinazione per la tutela e la conservazione della specie legata anche ad una buona pianificazione.

S.P.

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