Fiducia a Gerardini e stop a giochi politici: l’assemblea dei sindaci si divide

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Non è una guerra tra bande, come ha spiegato il sindaco di Pettorano sul Gizio, Antonio Carrara, ma poco ci manca. I sindaci non scissionisti, ovvero coloro che non hanno sottoscritto il documento firmato da 41 Comuni soci minacciando di andare a gara per la gestione dei rifiuti lasciando da parte Cogesa, hanno esposto oggi le proprie ragioni per sostenere Franco Gerardini alla guida della partecipata.

Nell’aula consiliare di palazzo San Francesco, infatti, si sono riuniti i sindaci di Pettorano Sul Gizio, Pacentro, Acciano, Vittorito, Gagliano Aterno, Castelvecchio Subequo, Cansano, Pescocostanzo e l’assessore all’Ambiente di Pratola Peligna.

E’ stata riassunta l’intera e travagliata vicenda che ha afflitto la gestione di Cogesa, arrivato allo stato di crisi, durante tutto il mese di dicembre. Dalla sfiducia alla governance, poi revocata, nella riunione del 12 dicembre solo grazie alla mediazione del presidente della Provincia, Angelo Caruso. Al tempo si fece appello al senso di responsabilità del Cda, che promise le proprie dimissioni a gennaio a patto della fiducia al bilancio.

Poi la fase critica, con la bocciatura al bilancio di previsione del 2022 dello scorso 30 dicembre. Una bocciatura che ha aperto una crepa già difficile da saldare dopo che il Cda presentò lo stato di crisi davanti al notaio lo scorso 15 dicembre.

Ora la spaccatura è tra i 41 soci e gli altri Comuni, di cui alcuni che possiedono più quote. Ecco perché non è una sfida di numeri reali. Per fare un esempio, il solo Comune di Pettorano sul Gizio ha più quote di Asm, la società dell’Aquila che ha un accordo con Cogesa per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati dell’Aquila costi minori rispetto ai soci con un maggior numero di quote. “Non esistono solo i rifiuti dell’Aquila – ha spiegato Antonio Carrara -. Sono anni che siamo stati comprensivi per via del terremoto. Ora però bisogna rimettersi in pari”.

Rapporti che con L’Aquila devono essere ridefiniti anche dallo stesso sindaco sulmonese, Gianfranco Di Piero, che ha evidenziato la necessità di cambiare termini di condizione. “Per L’Aquila sono state fatte tariffe di favore – sottolinea Di Piero -. Ciò ha portato a valorizzare la discarica e a mettere da parte il riciclo, ma ora bisogna cambiare la politica sui rifiuti”.

“Gerardini non ha bisogno delle mie referenze – ha proseguito Gianfranco Di Piero -, è un professionista di comprovata esperienza. Per noi è la soluzione più autorevole e necessaria per una società in così gravi condizioni”.

Gerardini, intanto, ha confermato l’importanza strategica del CSS per il quale si attendono gli uffici per il via libera alla costruzione dell’impianto.

La richiesta di Di Piero, e dei suoi colleghi, è quella di mantenere Gerardini al comando della società. Lo stesso Gerardini sa che il suo è un incarico a tempo (meno di un anno). Tempo che, appunto, i primi cittadini vogliono sfruttare per trovare una soluzione definitiva per la partecipata. La parola d’ordine rimane la stessa: mantenere Cogesa lontano da qualsiasi gioco politico che ha di fatto trasformato la partecipata in un serbatoio di voti negli anni.

“I 41 sindaci non vogliono Gerardini, ma non ci hanno detto chi vogliono mettere al suo posto”, ha tuonato il sindaco di Pescocostanzo.

“Dal 2018 abbiamo sottolineato le politiche non condivisibili arrivando a confronti duri con la governance – spiega Guido Angelilli -. Quest’anno i nodi sono arrivati al pettine. Da tempo io e i colleghi riteniamo che gestione debba essere messa in mani esperte”.

“La responsabilità di questa società non è la stessa per tutti i Comuni – sottolinea Antonio Carrara -. Pettorano ha più quote di Asm, ad esempio. Dobbiamo dialogare con tutti sulle basi che avevamo già lanciato. Non si può rimanere nel marasma”.

9 Commenti su "Fiducia a Gerardini e stop a giochi politici: l’assemblea dei sindaci si divide"

  1. La solita pubblicità. Potete chiedere riguardo l elezione della saca e il riferimento a chi,i contributi dati a chi gestisce il museo,sugli immobili comunali, reddito di cittadinanza,bagno pubblico in area verde,ambulanti paninari e relative autorizzazione, concorsi e graduatorie di concorsi,progetti su aree naturali e pineta, reddito di cittadinanza e relativi buoni alimentari,sui giudizi sulla regione,nomina dottori,sulla questione dei campi sportivi Ricordando la chiusura di edicola,banca e impianti sciistici . PS. Ma parliamo di chi voleva uscire dalla saca e dal cogesa? pazzesco

  2. Elettore deluso | 13 Gennaio 2023 at 14:30 | Rispondi

    Il problema caro sindaco che quel che è accaduto nella scorsa assemblea appare proprio un gioco politico di una parte mascherato dietro la cd competenza del nominato che però leggendo il cv ha anche evidenti trascorsi politici riconducibili alla parte politica dei sindaci proponenti. Quindi per tenerlo fuori dai giochi politici come dichiarato sarebbe stato opportuno concordare con gli altri e non imporre con escamotage sui numeri di assemblea. Ed è anche vero che le quote non sono le stesse ma sarebbe utile al dibattito, nonché un gesto di trasparenza, rendere pubbliche le quote di chi ha eletto questo amministratore unico rispetto al totale. Così come sarebbe stato utile organizzare non una conferenza di parte per spiegare la propria operazione senza contraddittorio ma una assemblea pubblica in cui tutte le parti coinvolte potevamo esporre le proprie ragioni così per fare una vera operazione trasparenza. Perché molte delle decisioni che si contestano, tariffe L’Aquila per esempio, le ha approvate la assemblea dei soci, cioè i sindaci stessi. Anche perché da contestazioni fatte dalla governance precedente molti sindaci che contestano sono contestualmente morosi quindi da un lato contestano lo stato di crisi firmato davanti al notaio poi però nei fatti vi contribuiscono non versando il dovuto alla società stessa. Ecco per esempio per il bene del Cogesa sarebbe opportuno risolvere questo conflitto di interessi dell’assemblea dei sindaci e non limitarsi a cambiare governance, tecnica o politica che sia. Inoltre andrebbe anche spiegato alla cittadinanza, e un confronto pubblico avrebbe aiutato, come mai aumento delle tariffe proposto dai precedenti è stato bocciato, Sulmona in primis, ma nulla si obietta quando il nuovo amministratore parla di disallineamento tra entrate ed uscite evocando un aumento delle tariffe e nessuno batte ciglio, idem per la figura del dg che da molti della maggioranza attuale è stato bollato come spesa come poltrona inutile e invece adesso da parte della stessa lo si invoca come necessario.
    Vi siete presentati con il vessillo della trasparenza e molti, me compreso, vi ha votato anche per questo ma finora questa trasparenza è stata tradita sia in questo caso sia nel caso del concorso per i rappresentanti legali del comune.

  3. Agghiacciante. Ci sono ingerenze da parte di ex governatori riconducibili alle nomine saca con trascorsi associati ai lavori pubblici e progetto su albergo diffuso…..

  4. Avete anche il comunicato di stamani dei 41 Sindaci ove analiticamente spiegano la secondo loro illegittimità dell’atto?

  5. … quando scadono le graduatorie dei Concorsi esperiti dal Cogesa?
    Così… chiedevo per un amico…

  6. Cari compagni potete invitare telecamere anche molisane…..la festa è finita

  7. Siete imbarazzanti avete creato una situazione vergognosa per imporre uno vostro. Ora vediamo come la risolvete. Ma la figura di 💩 rimane….

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