Il contributo non gradito: altro flop per i rimborsi dei centri estivi a Sulmona

E’ andata meglio dello scorso anno, ma poi neanche tanto. Perché dagli imbarazzanti 600 euro erogati per l’estate 2020 (con oltre il 98% dei fondi rispediti al governo centrale) si è passati ai 4.818,90 del 2021. Le domande sono passate dalle quattro-cinque dello scorso anno alle 26 di quest’anno, nonostante gli importi dei rimborsi siano raddoppiati, da 100 a 200 euro massimo.

I soldi sono quelli per i centri estivi che il governo ha messo a disposizione dei Comuni e delle famiglie (anche in forma di rimborso) per alleggerire la spesa del “dopo scuola”, ovvero della frequenza dei centri estivi dove, pure, a centinaia si riversano bambini e ragazzi nei periodi estivi.

I sulmonesi ancora una volta hanno però dimostrato di essere sconnessi dal welfare, incapaci di cogliere occasioni e finanziamenti pubblici, ripiegati in una sorta di inedia che investe il sociale come l’impresa. Che i soldi, insomma, non li prendono neanche se gli piovono addosso.

Mica come a Pratola Peligna dove, come accaduto lo scorso anno, i fondi messi a disposizione (circa 19mila euro) sono stati quasi tutti distribuiti a chi ha chesto il rimborso e solo in parte (2700 euro) rimasti in cassa, ma che sraanno utilizzati sotto Natale per attività dedicate a ragazzi diversamente abili.

La differenza rispetto allo scorso anno è che questa volta, almeno, i soldi, anche a Sulmona, non andranno persi, perché la nuova normativa ha consentito e consente di utilizzare comunque i contributi erogati dallo Stato per opere pubbliche connesse alla gestione di strutture per i giovani.

Il Comune di Sulmona per l’annualità 2021, capita l’antifona, aveva già provveduto a stornare 30mila dei quasi 52mila euro (51.592,7) a disposizione sul recupero e funzionamento dell’ex asilo di via L’Aquila dove si sta realizzando il progetto CrearGiocando, lasciando a disposizione delle famiglie per i rimborsi circa 22mila euro. Chiuso bando e graduatoria, però, sono avanzati ora 16.774,67 euro che non torneranno a Roma, ma saranno anche questi investiti per interventi di ristrutturazione e riorganizzazione di strutture e spazi dedicati a ospitare i bambini e per le attività (entro fine anno però).

Che da fare c’è tanto e i soldi meglio darli a chi sa cosa farci e soprattutto a chi è interessato ad averli.

Commenta per primo! "Il contributo non gradito: altro flop per i rimborsi dei centri estivi a Sulmona"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*