Con il 53,50% dei voti Marco Marsilio, presidente uscente del centrodestra, si conferma alla guida della Regione Abruzzo. Il primo presidente nella storia ad essere riconfermato. La notte ha cominciato a prendere forma poco dopo l’una e alle due il trend era chiaro e alla fine si è spostato di poco, con Luciano D’Amico che si è fermato al 46,50% dei voti. Sette punti di distacco puliti che in termini assoluti registrano la crescita per Marsilio, rispetto al 2019, di quasi 30mila preferenze, per un totale di 327.660 croci sul suo nome.
In attesa dei conti precisi delle prefetture e dell’attribuzione delle poltrone, però, al centrodestra andranno 17 seggi: 8 a Fratelli D’Italia, che però non sbanca come ci si aspettava, pur attestandosi il primo partito in Abruzzo con il 24,1% dei consensi. Il balzo in avanti, invece, lo fa Forza Italia che torna a due cifre (13,44%) e si aggiudica 4 seggi, la Lega si ferma al 7,65% con 2 seggi, quanti cioè quelli che prende la lista Marsilio Presidente, mentre 1 seggio va a Noi Moderati (2,68%) e l’Udc resta a secco (1,17%).
I 12 seggi restanti vanno al centrosinistra: al Pd 6 (20,29%), ad Abruzzo Insieme 2 (7,66%) e 2 al Movimento 5 Stelle che con il 7,01% si rivela la vera sorpresa, in negativo, di queste elezioni. Gli altri due seggi, uno ciascuno, vanno ad Azione e ad Alleanza Verdi Sinistra, rispettivamente con il 4% e il 3,57% dei consensi. Restano fuori dall’Emiciclo, invece, i renziani dei Riformisti Civici che si fermano al 2,81%.
I 7 seggi della provincia dell’Aquila vanno quasi tutti al centrodestra che con il 61,31% dei voti ha fatto nelle aree interne aquilane il bottino più consistente: 6 dei 7 posti disponibili.
Per la Valle Peligna, in attesa delle verifiche sulle preferenze, entra sicuramente Marianna Scoccia che ha permesso alla lista Noi Moderati di arrivare al 7,12% delle preferenze, quasi il triplo cioè del risultato regionale. Solo lei, ma il dato va confermato, avrebbe preso oltre 5mila voti, con un trionfo in Valle Peligna, ma anche in Marsica.
In forse c’è anche Maria Assunta Rossi, che potrebbe mirare a rientrare come sostituta dei 2 seggi presi da Fratelli d’Italia: anche lei supererebbe i 5mila voti. Una prenotazione all’Emiciclo la sta opzionando anche l’uscente Antonietta La Porta: il risultato di Forza Italia assegna alla provincia dell’Aquila 1 seggio e lei è seconda con oltre 3mila voti doppiando l’altra peligna azzurra Luisa Taglieri.
L’ingresso della Rossi e di La Porta in consiglio regionale, insomma, dipenderà dalla scelta della giunta che farà Marsilio: improbabile, però, che la provincia dell’Aquila prenda due assessori.
Nel centrosinistra l’unico seggio provinciale va invece al Pd che si ferma al 17,87%: quasi tre punti in meno della media regionale.
E da Prezza… vi ha “ purgato” ancora una volta.
Con chi c’è l’hai?
Con i sinistri, spero..
..ce
I prezzani sono gente buona; ( ci può stare la pecora zoppa, come in tutte le realtà) ma nel complesso gente mite e di cuore;offendere con questi termini, qualifica l’autore di tali subdole affermazioni.Il 48% in termini reali, significa 96%+- in quanto le liste elettorali, sono pregne di residenti al di fuori del paesino, che ha vissuto un flusso migratorio funesto!!!
L’elettore di destra scrive…
i principini della sinistra che fanno gli intellettuali senza mai sporcarsi le mani lavorando veramente ora avranno modo di riflettere e fare il mea culpa.
E non vediamo l’ora di tornare a votare anche a Sulmona… Rimettiamo un po’ la palla in mezzo. Prezza kummann
Prezza Kummann..uuuuuaaaaaaahahahah,hihihihihihihihihihihihi ehehehehehuuuuuaaaaaaahahahah!
Basta che non vi ritirate al ballottaggio.
In base alle questioni di quote rosa dovrebbe diventare anche assessore
Paesini con rozzi miserabili… Ci rendiamo conto di come osano appellare…Mi piacerebbe guardare in faccia questa persona. N.B non sono del paesino
Prezza Kummann con chi ce l’ha?
Sommate i dipendenti Cogesa con quelli Saca aggiungete qualche posticino in enti vari…moltiplicate per 4 e questo è il risultato della grandiosa valle peligna
Analisi perfetta !
E se pure fosse? Che devono fare? Che realtà ci sono? Devono delinquere? O fai il vigile o lavori alla cogesa.. Non vedo altre realtà lavorative.. Hanno forse aperto delle fabbriche???
Forse sarebbe anche il caso di pensare ad un cambio di impostazione e grafica sulle schede elettorali e di conseguenza alle modalità con cui si possono esprimere le preferenze su di esse.
Anche un lontano sospetto e abbiamo letto che la possibilità esiste, di eventuali controlli successivi al libero esercizio del voto, in un paese moderno e civile dovrebbe indurre a pensare a soluzioni adeguate.
Resto dell’idea che determinante per l’ottimo risultato sia stato il seguito elettorale del garante del civismo evoluto.
D’Amico persona rispettabile e perbene, avrebbe rappresentato una opportunità interessante.