L’Inferno continua sulla Valle

“La situazione è drammatica e sta colpendo un’intera valle. Stiamo lavorando e intervenendo, stanotte presidieremo il territorio, non ci fermiamo”. Le parole del sindaco Marianna Scoccia impegnata nella riunione con il prefetto Linardi, il comandante provinciale dei vigili del Fuoco De Bartolomeo e il comandante dell’esercito Mengazzo.

A Prezza la montagna brucia e per una porzione importante, due i versanti colpiti contrada Cavallaro alle porte di Prezza e Contrada San Giovanni sopra Prezza. Le fiamme sono alte, tanto il fumo e la preoccupazione.  Nel primo pomeriggio è stato immediatamente attivato il Coc spiega la Scoccia, sul cielo di Prezza è già in volo un Canadair, un enorme dispiegamento di forze che battono il terriorio 22 militari, 20 vigili del fuoco compreso il Dos 8 mezzi dei vigili del fuoco, 5 mezzi privati e 50 volontari.


“Stiamo fronteggiando al meglio questa gravissima emergenza che si presenta su due fronti fino quasi ad arrivare al paese”. Il sindaco di Prezza ha ringraziato le forze dell’ordine per l’impegno, i volontari, e la popolazione per lo spirito con cui sta affrontando questo momento. La Scoccia ha voluto poi sottolineare “questo è il momento in cui lasciare fuori le polemiche, bisogna essere uniti, sindaci del comprensorio, insieme per la salvaguardia e la salvezza dei nostri territori”.

Intanto l’inferno su Sulmona e Pacentro non si arresta, nemmeno con l’atteso Erickson air biturbo da 10 mila litri. Oggi doveva essere il grande giorno per Sulmona, per il Morrone assediato da sette giorni, ma così purtroppo non è stato. La montagna fuma e in questo girone d’inferno sembra quasi che nessuno riesca a traghettarci fuori. Pacentro brucia e ora anche Prezza, le   montagne gemelle dal fuoco che si fa da specchio, i cittadini della valle destabilizzati così come la natura aggredita da quella che è stata definita una mano criminale.

A Cocullo lungo l’autostrada la situazione parla sempre di fuoco ma  questa volta la mano criminale non c’entra. A incendiarsi un pullman dell’Arpa di ritorno da Roma da una trasmissione della De Filippi.

Il sindaco Moca di Raiano, fa sapere che sin dai primi minuti dopo l’avvio dell’incendio centinaia di volontari si sono spinti davanti al fronte del fuoco. “Come sindaco sono commosso e orgoglioso di tanto coraggio” ringraziando tutti i volontari tesi a tentare l’impossibile.

1 Commento su "L’Inferno continua sulla Valle"

  1. Qualche lustro addietro, ci fu un incendio di vaste proporzioni, che coinvolse il Morrone nel territorio di Pratola, appena sopra la “casa delle vacche”. L’incendio fece un grosso danno, anche se di dimensioni inferiori all’attuale. Fu spento in poco tempo,anche perché era l’unico focolaio nella zona ,rispetto ai numerosi attuali. Alberi carbonizzati, soprattutto pini ,che lasciarono ,visto a distanza, una zona brulla nella montagna, come fosse “alopecia” . Ricordo che quei pini furono tagliati da una ditta per farne legname ed a chi andava in montagna da quelli parti, toccava ascoltare il ronzio assordante delle motoseghe che li abbattevano. Ricordo che poi, nella valle si provvide a organizzare un sistema di vigilanza, con personale fisso in punti prestabili e con walkie-talkie,in modo da poter interagire tra loro. Quando frequentavo quei sentieri di montagna, li vedevo e li sentivo parlare.”Tutto o.k, qua tutto o.k. Là come va”? Pare che il metodo funzionava e funzionò. Poi non se ne fece più niente. Noi italiani speriamo sempre nello stellone. Per anni, da allora non si sono avuti più incendi, poi eccolo qua,un incendio di proporzioni enormi, in modo da recuperare il tempo perduto. Tutto l’Abruzzo e non solo,è in fiamme. Scommetto che ora, a babbo morto, verranno presi i soliti provvedimenti. Crollano i cavalcavia delle autostrade, ci scappa il morto ed ecco che si provvede a revisionarli. Esonda un fiume o un lago e fa danni ed ecco che scattano i controlli. Un terremoto fa danni e vittime ed ecco che si mobilitano e si evacuano edifici pubblici come scuole etc. che non siano a norma… Siamo quelli del dopo,ci vuole il dramma per svegliarci. Chissà ora cosa si inventeranno dopo tutte queste riunioni di capoccioni?( cap.di che cosa?) Chi vivrà saprà e vedrà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*