L’orticello e il campo largo

“La strada giusta” la definisce il sindaco di Pacentro Guido Angelilli, il candidato di punta del centrosinistra in Valle Peligna alle regionali di domenica. Come se quella ottenuta alle urne fosse una mezza vittoria, l’inizio di un cammino. Così, però, non è: perché al di là dei 3746 voti di Angelilli, il centrosinistra ha perso, specie nella provincia dell’Aquila, e non solo per l’imbarazzante 38,69% contro il 61,31% del centrodestra. Mai tanta distanza.

Ha perso anche e soprattutto per non aver reso credibile il suo progetto e i suoi uomini, non riuscendo cioè a smuovere dalle sedie chi alle urne non ci è andato. L’astensione è stata la vera sconfitta della politica e ancor più del centrosinistra che con qualche punto percentuale in più di affluenza, avrebbe probabilmente cambiato la storia di domenica notte.

Chi non si è recato alle urne, in fondo, è soprattutto chi ha smesso di crederci. Chi ha smesso di credere che si può cambiare.

E che non si inventa un progetto alternativo dall’oggi al domani, non si costruisce un campo largo in pochi mesi, dopo essere stati complici e complementari alla politica del governo regionale per cinque anni. Neanche con il vento sardo alle spalle. Perché, a dirla tutta, in questi cinque anni l’opposizione non si è vista, compiacendosi e accontentandosi, come la destra, del “concime” distribuito come fosse un annonario per coltivare l’orticello.

Altro che campo largo. Ognuno si è preoccupato di recintare la sua zona comfort, senza occuparsi e preoccuparsi dei “campi di grano” che dovrebbero sfamare la comunità e trasformatisi nel frattempo in deserto. Un esempio su tutti sono stati i 17 milioni di euro distribuiti ad eventi e sagre a pie’ lista a dicembre: ogni consigliere con il suo elenco della spesa, senza fare un ragionamento sul come e sul perché, salvo poi recriminarlo negli ultimi giorni di campagna elettorale.

Giusto per concimare l’orticello.

Solo che il centrodestra di soldi e di liste ne ha gestiti molti di più ed è per questo che i 10mila voti spariti ad esempio nella provincia dell’Aquila dal bagaglio del centrosinistra (dai 66049 – compresi i 5 Stelle – del 2019 ai 56251 di domenica), sono passati nell’orto del centrodestra (dai 79119 – compresa Casapound – del 2019 agli 89154 del 2024).

Il resto è rimasto resto: una fetta consistente di elettori, quasi la metà degli aventi diritto, che ormai ci ha rinunciato. Un po’ per bieco qualunquismo, un bel po’ per delusione e rassegnazione. “Che tanto so’ tutti uguali”.

Il campo largo non è di per sé fallimentare o fallito, è semplicemente vuoto. Senza semina e senza concime. Ridotto a un insieme di orticelli che non saziano il disegno collettivo e premiano solo l’ortolano più ricco.

14 Commenti su "L’orticello e il campo largo"

  1. Bell’articolo! La stessa analisi è uscita fuori nel programma Otto e Mezzo. E si è detto, tra le altre cose, che l’elettorato dei 5 stelle è un elettorato esigente. Occhio. Molti hanno perso fiducia. Si esprime un qualcosa anche astenendosi, anche se è sempre meglio votare per motivi ben noti. E comunque uno non deve votare solo per andare contro qualcuno. Mi piace che, a differenza di molti, avete descritto le responsabilità della politica nei riguardi dell’astensionismo. Molti scontenti accusano solo l’elettorato. La classe politica si faccia vedere più ATTIVA, TRASPARENTE e COERENTE! Cose che non si possono fingere, purtroppo per qualcuno. E vedrete che la gente vi voterà a buon ragione, e vi concederà il potere di fare cose buone per voi stessi, noi tutti e i nostri figli. Le accozzaglie sono lo specchio della corruzione e dello smarrimento politico. Dov’è l’essenziale?

  2. Orticelli a destra e manca | 12 Marzo 2024 at 05:11 | Rispondi

    Condivido pienamente, più che campo largo orticello soprattutto nella nostra zona.
    Più che la strada giusta è il momento della tabula rasa a iniziare dal Pd locale che non può certo vantarsi di essere il primo partito (il secondo è la Scoccia). Cambino le persone e i personaggi.
    Poi va detto che FdI locale dovrebbe chiudere per incapacità. Sono riusciti a essere perdenti in una coalizione vincente e con il simbolo delle lista più in voga in provincia, in regione e in Italia. Superati da noi moderati cioè dalla Scoccia che da sola ha preso 1,5% in più e con il capolavoro di avere fatto campagna contro la Rossi, prima per voti della zona,per votare verrecchia che con 8mila voti dei pochi voti di camerata locali non ne aveva bisogno.

  3. Il fustigatore | 12 Marzo 2024 at 08:01 | Rispondi

    Analisi impeccabile da condividere in pieno. Velleitario il tentativo di far passare la sconfitta come un brillante inizio del nuovo partito territoriale del PD. Nuovo in cosa? Negli interpreti, nei metodi, nei programmi? Non è dato sapere.
    Aspettiamo fiduciosi…..

  4. Povera Sulmona | 12 Marzo 2024 at 08:04 | Rispondi

    Una città di venduti

  5. Orgoglio sulmonese | 12 Marzo 2024 at 08:16 | Rispondi

    …invece secondo voi chi ha votato il cdx pensa che questi possano cambiare le cose? Con Marsilio? Intanto ha perso Sulmona e tutto l’alto Sangro,perchè tra Marsilio e D’Amico chi avrebbe potuto fare qualcosa in più per queste zone non è certo Marsilio.Lo dimostra il fatto che negli ultimi 5 anni le nostre zone hanno perso importanti collegamenti con la capitale,rimanendo sempre più isolati.Per non parlare delle vane promesse,i tagli di nastri per la risonanza magnetica dell’ospedale senza medici,delle liste d’attesa chilometriche,il sistema informatico della asl antidiluviano esposto ad hackeraggio,lo stanziamento di una cifra irrisoria per la velocizzazione della Roma-Pescara che mai si farà e voi questo lo chiamate “cambiare le cose”?Tanti auguri cari Peligni,è la testa che dovreste cambiare..

    • come_sia_possibile | 12 Marzo 2024 at 17:58 | Rispondi

      Condivido in pieno. Il centro sinistra ha fatto nelle zone interne una pessima campagna elettorale: scarsa nei mezzi, con poche persone nuove, poca visibilità, lenta e ritardataria. Ma mi chiedo: cosa ha fatto la destra in questi 5 anni per Sulmona e per le zone interne? Liste di attesa aumentate, trasporti e collegamenti peggiorati, numero di prestazioni sanitarie erogate crollate perché le persone non si curano più o vanno in altre regioni o dai privati; La giunta regionale non ha mosso un dito per i tribunali, finora solo promesse e qualche rinvio, ma di contro ha contribuito allo scempio della stazione di pompaggio del gas con gasdotto inutile annesso…Vogliamo parlare dei contributi alle zone depresse? Ha equiparato la costa alle zone interne dell’abruzzo, quindi l’abruzzo è tutta zona depressa in equal modo per loro, il che vuol dire che nessuna azienda ha più un vantaggio a venire qui nelle zone interne, con un danno di competitività del territorio enorme; vogliamo parlare del PNRR? In abruzzo sono stati tagliati dal governo amico 1800 progetti per un valore di diversi mld di € di investimenti, “rattoppati” solo con briciole presi da altri fondi e non mi pare che la destra al potere su tutti i livelli, abbia fatto nulla di concreto per impedirlo. Cioè qualcuno mi spieghi, oltre le giuste critiche al centro sinistra, cosa ha fatto la destra nei nostri territori, pur avendo avuto 5 anni per spadroneggiare e spargere mance e pur avendo avuto un appoggio di un governo amico. Spiegatemi come sia possibile ri-votare chi ci ha voltato le spalle. Ora, il primo che si lamenta che le cose non funzionano, “me lo mangio vivo”!

  6. Sulla costaMarsilio ha perso ! Dite anche questo …..
    Le aree interne ci sono rimasti gl zulu’ ….poi. Non vi lamentate se non ci rimane nessuno

  7. Riassumendo:

    Comune di Prezza – Votanti: 549 –
    MARSILIO MARCO voti 443 – 82,19%
    D’AMICO LUCIANO voti 96 – 17,81%

    Comune di Pratola Peligna:
    MARSILIO MARCO voti 2.889 – 72,77%
    D’AMICO LUCIANO voti 1.081 – 27,23%

    Comune di Pacentro – Votanti: 723
    D’AMICO LUCIANO voti 358 – 50,85% ( preferenze prese dalla “ Punta” 322, poco più del 44%)
    MARSILIO MARCO voti 346 – 49,15%

    E infine il Comune di Sulmona – Votanti: 11.654
    MARSILIO MARCO voti 6.815 – 59,68%
    Preferenze della candidata SCOCCIA 1.956 su 2007 voti presi dalla sua lista “ Noi Moderati”
    D’AMICO LUCIANO voti 4.605 – 40,32%
    Voti PD: 2.286 – 21,02%. – Preferenze della “ Punta” 1.571 .

    La differenza tra una Punta di Diamante e una punta “ spuntata” è tutta in questi numeri.

    Con i SE e i MA son piene le fosse… fatevi coraggio che 1825 giorni ( 5 anni) passano in fretta… e consolatevi con il CANTO delle sinistre “ PREFICHE “… che se fossero andati a votare il 90% degli Abruzzesi, perdevate con uno scarto di almeno 150 mila voti.

  8. Costruire futuro | 12 Marzo 2024 at 12:40 | Rispondi

    Oltre il caso regionale, a mio avviso nella coalizione di centrosinistra, pesa l’assenza di una rappresentativa chiara e coesa, non altalenante, di centro.
    Un’ area che sia facilmente identificabile e rappresenti maggiormente la parte moderata,
    quella parte di elettorato in cui evidentemente, si ritrovano tantissimi di quelli che non votano, del pur vasto mondo progressista.
    È necessario quindi che questo centro, si definisca maggiormente.
    E con questo centro si attui un’alleanza chiara.
    Per sostenere la propria idea di sviluppo del paese: una crescita più armonica, il benessere diffuso che previene e allontana forme di criminalità, un riequilibrio che guardi sia a sud che a nord, senza fomentare o ricreare stereotipati pregiudizi.
    Tutto, secondo la visione progressista, basata su programmi concreti e su principi di onestà e competenza.
    Ideali chiari, politica non litigiosa e che non si faccia continuamente la guerra attraverso il fuoco amico, ma che sia al contempo diversa da un’unione rappresentata unicamente dalla forma, basata sui sorrisi e gli abbracci in tv, come siamo abituati a vedere ormai da decenni, di tanti finti, cari alleati.
    Per poi scoprire la realtà rappresentata, ad esempio, in un biglietto, sfuggito all’anziano politico che lo scrisse.
    Meglio che i dettami del nostro Dio continui a spiegarceli il Vangelo e non il politico di turno.
    Anche perché spesso appaiono notevolmente differenti.
    L’alternativa di centrosinistra, dovrebbe
    promuovere nuovi e più efficaci modelli: nella sanità, nella scuola, nella creazione di forme di lavoro basate sul cambiamento della società, in atto.
    Un’alleanza chiaramente garante verso le nuove generazioni dei valori costituzionali, europei e occidentali.
    Che sostenga politiche di informazione, prossimità, supporto ai giovani che vogliono investire nel propri territori ma non sanno come muoversi.
    È il problema di tanti ragazzi preparati nella parte teorica, ma non nella attuazione pratica di idee per lo sviluppo.
    In questo modo forse, anche
    loro riusciranno ad apprezzare la politica negli aspetti più essenziali e pragmatici.
    Non lasciare ad altri il primato, più autocelebrato che reale, neppure sui temi della sicurezza e dell’ immigrazione, per non consentire che ci si lasci incantare da quelli che cercano opportunisticamente il nemico da additare e temere, (la consapevolezza che non siamo nella Valle dell’Eden, è trasversale).
    La realtà dei fatti, dimostra che le soluzioni, anche su questi temi non arrivano certamente da chi le grida con più sicumera.
    E mai arriveranno da quanti ripropongono nostalgie verso modelli appartenenti a un passato già ampiamente bocciato dalla storia, che pur dovrebbe essere Maestra di Vita.
    Tutto scorre e tutto muta, persone e società e non si può fermare il vento con le mani, ma si può cercare di governare correttamente il cambiamento.
    Ce lo dimostra la storia e ce lo spiega la filosofia, o più semplicemente, basta guardare una vecchia fotografia.

  9. Vincent cogesar | 12 Marzo 2024 at 16:38 | Rispondi

    Coltivate l’ orto, ma bene però altrimenti non cresce nulla..

  10. Piccoli coltivatori crescono | 12 Marzo 2024 at 17:34 | Rispondi

    Già, meglio non arraffare famelicamente tutto e subito come conviene a tanti…
    Del resto c’è chi ha gridato per anni e anni dal suo piccolo orticello, fin quando non ha raccolto i frutti sostanziosi dall’orto del vicino…

  11. Sempre per ribadire l’ovvio: sicuramente istruiti dall’esperienza e con le possibilità del vecchio fondatore di questo esperimento politico , conoscono a meraviglia le tecniche della comunicazione.
    Esistono regole precise in questo senso, che attuano continuamente attraverso i tanti giornali e le televisioni, dove si informano i più.
    È un modo preciso di rappresentare la realtà attraverso l’informazione.
    Ribadire e magnificare tutto ciò che fanno, esaltare continuamente i successi e coprire gli insuccessi, evitare interviste scomode, non criticarsi mai vicendevolmente, apparire uniti.
    Lo scaricabarile continuo, l’utilizzo ripetuto dell’artificio retorico dell’ “argomento fantoccio” nella narrazione degli argomenti, che riesce ad attribuire ad altri idee diverse da quelle espresse…
    Devo dire bravissimi in questo…

  12. Costruire futuro | 14 Marzo 2024 at 13:20 | Rispondi

    Per me ovviamente, il centro del campo progressista è uno spazio al momento ancora vuoto. Da costruire e rappresentare con chiarezza di intenti e finalità comuni.
    E per questo spazio da riempire a mio avviso servirebbero attori nuovi.
    Purtroppo al momento, questo centro, non è rappresentato crediblmente dai vari “modelli di moderati” in circolazione.
    Non troppo credibili per le politiche opportunistiche e da porte girevoli.
    Se in TV si spiega a qualcuno perché sia impossibile candidarsi con la Lega, diventa veramente difficile capire come poi ci si possa tranquillamente alleare.

  13. Costruire futuro | 14 Marzo 2024 at 14:28 | Rispondi

    E mi riferisco alle prossime alleanze per elezioni regionali.

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