Marelli, effetto Sevel: da oggi quindici operai a turno

La Magneti Marelli già da oggi ridurrà la produzione del 90% circa. Lo ha deciso la direzione aziendale dopo gli sviluppi della situazione in Sevel dove, al contrario di Sulmona, lo sciopero indetto dai lavoratori ha raggiunto ieri quote del 70% di astensioni già al secondo turno. Bloccandosi Sevel, chiusa fino a lunedì prossimo, insomma si blocca in gran parte anche Magneti Marelli che a Sulmona produrrà per tutta la settimana solo per le commesse Mexico. In tutto in fabbrica ci saranno insomma quindici operai a turno, distribuiti su tre o quattro linee. Lo sciopero insomma è riuscito, ma non a Sulmona, perché è solo per il blocco di Sevel che lo stabilimento sulmonese ridurrà la produzione. Questo vuol dire che da lunedì, con la riapertura di Sevel, ci si troverà di nuovo ad affrontare il problema della sicurezza e della garanzie sulla prevenzione. Con i sindacati che bisticciano sul cosa fare e sul come, soprattutto, ottenere dall’azienda le garanzie di astensione.
Al momento sulla carta, infatti, non è prevista la cassa integrazione, per cui le possibilità di evitare di andare a lavoro sono legate o alla malattia o allo sciopero.
Ieri sui tavoli aziendali sono arrivati 84 certificati medici, mentre gli scioperanti sono stati sui tre turni 48 su 118 comandati.
Non è escluso, però, che nelle prossime ore sopraggiungano direttive nazionali sulla gestione delle grandi fabbriche, dove comunque non è facile garantire al cento per cento il rispetto delle misure di prevenzione sul Coronavirus, non fosse altro per la grande mobilità dei lavoratori che si spostano da un paese all’altro.

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