Mezzo milione di telecamere. Ma continua l’emorragia di vigili urbani

Centotredici telecamere full HD, una telecamera di lettura per le targhe e un investimento da mezzo milione di euro per la quasi totalità finanziato dal ministero. La giunta comunale di Sulmona ha approvato ieri il “Progetto di primo livello del sistema di videosorveglianza”, prevedendo l’estensione del “Grande fratello” tra via L’Aquila e via Cappuccini (teatro spesso di atti vandalici e incendi di auto), tra via Costanza e via Lamaccio, tra viale della Repubblica e la statale 17 e ancora nel centro storico all’interno delle due circonvallazioni. Una dotazione di telecamere che si dovrebbe aggiungere alle 68 già esistenti, che dovrà coprire i 54 siti ritenuti sensibili ai fini della sicurezza urbana e che farà di Sulmona, probabilmente, una delle città più controllate della regione.
Il Comune, dal canto suo, ha previsto oltre ai 30mila euro di cofinanziamento, anche altri 75mila euro per la manutenzione degli impianti per i prossimi cinque anni.


L’obiettivo è quello “di garantire maggiore sicurezza alla cittadinanza, contribuendo al contrasto dei fenomeni di microcriminalità – commenta la sindaca Annamaria Casini -, con il rafforzamento della prevenzione ed azioni come l’efficientamento dell’illuminazione pubblica, l’inserimento del Daspo nel regolamento di Polizia Locale e l’incremento di agenti della Polizia Locale”. Incremento che, a dire il vero, comincia a venire un po’ meno, visto che, come già accaduto per altri vigili urbani, da domani e per un anno, un altro agente della Municipale, di quelli appena assunti, sarà trasferito in comando a Pescara, nonostante la contrarietà del comandante del Corpo.


Il tema della polizia municipale è d’altronde molto caldo dal punto di vista politico, con la sindaca che risponde al consigliere Mauro Tirabassi in relazione alla diffida ricevuta dalla Regione per il mancato recepimento della legge regionale in materia.
“A chi sostiene che la Regione abbia escluso la Polizia Locale di Sulmona da ogni forma di contribuzione regionale – replica la Casini -, già in luglio scorso, ci è stata comunicata la copertura assicurativa a tutti gli appartenenti al Corpo di Polizia Locale di Sulmona. Se il consigliere Mauro Tirabassi vuole interessarsi ai problemi della Polizia Locale di Sulmona si prodighi affinché la Regione, il cui presidente è del suo stesso partito, organizzi ed effettui corsi di formazione, aggiornamento e di qualificazione professionale per il personale della Polizia Locale, ferma ormai da tempo”.


Ce n’è anche per la Lega che aveva chiesto di annullare le multe fatte dal varco elettronico di piazza Tresca non funzionante: “E’ in corso – continua la sindaca – l’attività di manutenzione  delle apparecchiature di rilevamento elettronico degli accessi nel centro storico, che garantiscono il rispetto delle regole là dove ci sono infrazioni, finanziata con somme già in bilancio, di cui ha piena gestione la Polizia Locale. Ricordo a qualche sprovveduto, che in questi giorni ha ritenuto di dover dire pubblicamente la sua su questo argomento, rischiando di creare confusione tra i cittadini, che il sindaco non ha potere di intervento in materia di sanzioni,  tantomeno  quello di far annullare contravvenzioni, come quelle elevate in questo periodo in cui vige la Apu, per le quali su ricorso degli interessati interviene il prefetto o il giudice di Pace, cui gli utenti possono rivolgersi secondo le procedure e norme di legge”. 

2 Commenti su "Mezzo milione di telecamere. Ma continua l’emorragia di vigili urbani"

  1. vigileremo sulla gara di appalto, la corte dei conti vigila su tutto!

  2. Quali sarebbero?

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