Migranti positivi a Pettorano, il sindaco leghista lascia la Lega

La differenza tra la propaganda e l’amministrazione della Cosa pubblica, ora, l’ha vissuta sulla sua pelle e per questo il sindaco “leghista” (in realtà eletto in una lista civica, ma vicino da tempo al partito di Salvini) di Pettorano sul Gizio, Pasquale Franciosa, ha deciso di “togliere il disturbo” per usare le sue parole.
Ciao ciao alla Lega e al centrodestra “che ho sostenuto alle scorse elezioni regionali”, perché sulla vicenda degli otto migranti risultati positivi al Covid, non solo non sono arrivate parole di solidarietà e vicinanza, ma, proprio la “sua” Lega, ha pensato bene di organizzare una manifestazione davanti ai cancelli di Ponte d’Arce, come se insomma la colpa del virus e dei migranti fosse sua. Manifestazione, tra l’altro, organizzata senza “nemmeno una comunicazione telefonica o un messaggio”.

Franciosa in una lettera indirizzata al presidente della Regione Marco Marsilio, a quello del Consiglio, Lorenzo Sospiri, all’onorevole Luigi D’Eramo, alla consigliera regionale Antonietta La Porta e al coordinatore locale della Lega, Nicola Di Simone, esprime tutto il suo “profondo risentimento istituzionale” per “l’assoluta mancanza di un qualsiasi gesto di solidarietà e di vicinanza alla comunità pettoranese e a questa amministrazione, vittima e non carnefice” di quanto sta accadendo.
Franciosa ribadisce di essere rimasto nel tritacarne senza avere alcuna responsabilità nella gestione della vicenda e gira ai vertici regionali la questione: “Come Regione e maggioranza governata dalla Lega avete il potere di impedire l’accesso ai migranti in Abruzzo?”.

2 Commenti su "Migranti positivi a Pettorano, il sindaco leghista lascia la Lega"

  1. Cialtroni

  2. walter picchiarelli | 31 Luglio 2020 at 17:11 | Rispondi

    Sul BURA speciale n.86, la Regione di marsilio e ovviamente tutta la maggioranza ha destinato fondi al centro turistico Gran Sasso per i danni prodotti dal covid nessuno del territorio ha protestato perché la stesso non è fatto verso il nostro territorio. Però quando si tratta di protestare a gratis sulla pelle di coloro che sono chiamati a gestire i territori abbandonati lì si tuttj in fila allineati e coperti. Sono ridicoli.

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