Nella gabbia del 110

L’insegna del progetto e il cartello lavori sono stati buttati giù dal vento insieme alla recinzione, sul retro coppi di tetto demoliti e abbandonati, carriole e tubi lasciati sul piazzale, come se la “vita” si fosse interrotta improvvisamente. Fermi in un frame: con l’impalcatura montata e nessuno a lavoro. “Ormai da mesi” dicono i residenti. Quello del condominio Garden House II, al civico 19 di via Papa Benedetto XV a Sulmona, è solo uno dei tanti casi di 110 fermatosi prima, chi a 70, chi a 80, chi a zero o poco più: dove i lavori, cioè, sono iniziati e non sono stati terminati. “Problemi tra il general contractor e la ditta – spiega il direttore dei lavori Mario Sinibaldi – ma manca poco: l’intonachino, una sistemata al tetto, il montaggio delle caldaie e la tinteggiatura”. La consegna era prevista per agosto chiavi in mano, ma se tutto va bene, con l’esborso di qualche extra, riusciranno a liberarsi dalla gabbia a primavera. Che al cambio degli infissi, che pure erano previsti, le dieci famiglie che vi risiedono ci hanno già rinunciato: “Grasso che cola se riusciamo a smontare le impalcature – raccontano – e riavere una casa agibile”. Di guai ne hanno passati nel frattempo: infiltrazioni dal tetto che hanno danneggiato appartamenti e negozi sottostanti, muffa e una parcella da pagare agli amministratori di condominio (che non rispondono neanche al telefono), arrivata qualche giorno fa, da 2mila euro a famiglia.

E loro devono ritenersi anche fortunati: c’è chi a Sulmona, come il caso di via Avezzano, dove l’edificio è stato demolito in parte e poi lasciato lì, come uno scheletro senza neanche la pietà della sepoltura. Famiglie che hanno acceso un mutuo per comprare quella casa, che ora si trovano a pagare una proprietà che non c’è più, con la banca sul collo che ha perso anche la garanzia, spesso con un affitto da pagare a parte e magari con il lavoro perso nel frattempo. Tant’è che ora c’è una causa in corso, con la denuncia presentata dai condomini. Uno dei tanti casi giudiziari nei quali si risolveranno i lavori sospesi.

Secondo gli addetti ai lavori dei cantieri avviati solo una piccola percentuale è arrivata a compimento o comunque ci arriverà entro il 31 dicembre: data limite anche per i condomini.

Un problema che si è complicato con il cortocircuito dei crediti rimasti incagliati, con una normativa cambiata decine di volte, con aziende rimaste al verde e che per questo hanno dovuto smontare baracca e burattini, nel migliore dei casi.

Ieri quattordici sigle sindacali, dall’Ance alla Cgil, hanno chiesto di fare qualcosa, almeno di concedere una proroga anche solo “limitata per i soli interventi che dimostrino un concreto avanzamento del cantiere – scrivono – potrebbe risolvere tutti questi problemi con un costo contenuto per le casse dello Stato, di gran lunga inferiore a quello del caos sociale e economico che si determinerebbe lasciando invariata la scadenza di dicembre”.

In attesa del varo della Legge di Bilancio, di liberarsi dalle gabbie.

28 Commenti su "Nella gabbia del 110"

  1. In questa storia del 110 c’è chi ride e c’è chi piange, in una Nazione seria non sarebbe successo ma in Italia diamo i soldi a tutti specialmente ai Ricchi che sono più abili ad approfittare di queste situazioni

  2. Si sapeva che in un paese come l’Italia sarebbe andata in questo modo !
    Solo degli incompetenti potevano partorire una legge che permettesse tutto questo

  3. Guai a chi ci è capitato.

  4. Costo contenuto per le casse dello Stato?
    Ancora con debiti da scaricare sulla collettività per rifare le case di privati che molto spesso girano con macchine da 60 mila euro e non hanno nessun problema ad arrivare alla fine del mese?
    Non bastano ii quasi TREMILA miliardi di € già accumulati… il bastimento sta affondando, e si continua allegramente a danzare e bere champagne… chiedetene il “ Conto” a chi strillava nelle piazze:
    “ GRATUITAMENTE”… potete rifarvi la casa gratuitamente… “ … e ci hanno caricato sulle spalle altri 150 miliardi di euro di debito.
    Amministratori di condominio con parcella di condominio di 2.000 euro?
    E perché non li rimuovete?
    Poi bisogna stare attenti al canto delle sirene… che più sono studenti e più cercano di gabbarci.

  5. succede che quando imprese che 1 settimana prima avevano al massimo un om Leoncino ed una cariola e dì punto in Bianco hanno preso un 6 assi, ruspe, gru tirate a lucido e 100 dipendenti. Il boomerang sta tornando indietro. Nei prossimi 8 anni vedremo quanta gente piangerà per via dei controlli AdE. Ho visto schermature solari di appartamenti a piano terra con palazzi difronte a pochi metri. Il sole se lo vedranno 1 ora il mese di giugno è grasso che cola. Quindi, cosa dovranno mai schermare quelle tende? Mi raccomando, occhio alle muffe senza ricambio dell’aria.

  6. SalviamoSulmona | 8 Novembre 2023 at 08:28 | Rispondi

    C’era da aspettarselo. Figurati se gli italioti non avrebbero approfittato.
    Risultato, 150 miliardi di ulteriore debito sul groppone di ognuno di noi per finanziare la campagna elettorale dell’avvucatiello del popolo, straordinario acquisto della politica italiana.
    Mi raccomando, continuate a votare PD e Movimento Cinque Stelle.

    • A ottobre 2023 i miliardi del superbonus sono 76, non 150 (che é invece il monte di tutti i bonus casa). Non che siano pochi, ma é comunque la metà. Poi andrebbero decurtati anche il maggior gettito IVA e da imposte sui redditi generato col superbonus. Resta il fatto che é stato disegnato male e c’é stato l’assalto alla diligenza!

  7. Vi ricordo cmq che in Italia governa il centrodestra.

  8. antonello da messina | 8 Novembre 2023 at 10:05 | Rispondi

    ANDIAMO A VIVERE A CASA DI GIORGIA MELONI VISTO CHE IL MILIONE DI EURO PER ACQUISTARLA GLIELO AVETE DATO VOI POLLI ITALIOTI VOI A LAVORARE PER 45 ANNI E PENSIONE DA 800 EURO AL MESE LEI CHE NON HA MMMMAAAAAIIIII LAVORATO IN VITA SUA 20000 AL MESE PIù VITALIZIO BENEFIT ASSUNZIONI PARENTI ECC UNA DOMANDA AGLI ITALIOTI VI PIACE LA è? SPINGI SPINGI PIù FORTE CHE SI ALLARGA BENE QUELLO DELL’ITALIOTA

    • La stessa pensione di quello che voti tu

    • Beh dalla parte opposta abbiamo fulgidi esempi… almeno questi, che non ho votato, li hanno scelti gli italiani ed e’ la lrima volta che governano a differenza dei precedenti per altro non votati…

  9. Vi preoccupate tanto del superbonus o del reddito,manovre che gli elettori del movimento hanno votato xchè presenti nel programma. Mentre dei soldi che il centrodestra regala alle mafie da svariati anni finanziando il ponte sullo stretto tutti muti. Chiedo hai tifosi del centrodestra ma finora questo governo ha realizzato qualcosa di tutte le balle dette in campagna elettorale??

    • Scatoletta di tonno | 8 Novembre 2023 at 11:19 | Rispondi

      Non è questione di destra o sinistra, è questione che il 110 nell’immaginario collettivo è stato visto come “mi rifaccio la casa a gratis” tutto il pacchetto è stato mal gestito e pensato. Gente che aveva catapecchie, usufruito del 110 e appena terminato immobile in vendita al 300% del valore iniziale. Quindi non solo casa gratis, ma anche guadagno sulla vendita! Ecco la porcata. Perché non mettere un vincolo di almeno 5 anni per la vendita su chi ne ha usufruito.

  10. Magari se fosse rimasto al governo si poteva aggiustare lì dove c’erano gli errori, ma mi sembra che hanno fatto cadere Conte ed è andato il grande Draghi,che aveva tutto il potere di toglierlo, ma non lo ha fatto.

  11. MA QUELLI CHE VOTANO A DESTRA CHE DICONO DEI SBARCHI INCONTROLLATI DELLA LEGGE FORNERO INASPRITA DELL’AUMENTO DELLO STIPENDIO DEI PARLAMENTARI DEL TAGLIO ALLA SANITà PUBBLICA DEL RIPRISTINO DEI VITALIZI AI PAPPONI L’INFLAZIONE INCONTROLLATA LE ACCISE SULLA BENZINA DUE SONO LE COSE O SIETE DEI VOC APERT COME QUEL PAGLIACCIO BIONDO CHE OGNI TANTO ESCE IN TELEVISIONE OPPURE VI DOVREBBERO TOGLIERE IL DIRITTO AL VOTO POICHè INABILI AD ESERCITARE QUESTO DOVERE CIVICO VISTO L’ADORAZIONE PER UNA DELLE PERSONE PIù INCAPACI AL MONDO A GOVERNARE

  12. Certo che fidarsi di una ditta che ha sceso le tegole a mano con la carrucola ce ne vuole

  13. Stato "matrigno" | 8 Novembre 2023 at 18:09 | Rispondi

    In tutta questa triste e dolorosa vicenda chi ne esce veramente male è il governo del ns. Paese.
    Che piaccia o no il governo ha emanato una legge dove sono previste alcune misure per il miglioramento del ns. patrimonio edilizio e,lui stesso in primis, non rispetta la “sua” legge e non vuole nemmeno accollarsi le relative responsabilità e conseguenze mettendo in gravi difficoltà famiglie ed imprese.
    Altro capitolo sono i mancati controlli che sicuramente non vengono espletati dal legislatore

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