Poca comunicazione e niente permessi: l’accesso nel limbo dell’Eremo

Il seminario esperienziale di sciamanismo, etichettato dai più come rito pagano, specie dall’associazione Celestiniana, non ha portato con sé solo una ventata di polemiche in merito all’utilizzo dei luoghi del Morrone; ma ha scoperchiato anche il vaso di Pandora della mancata comunicazione tra Comune (proprietario dell’eremo di Celestino) e il custode della struttura.

Ad oggi, infatti, l’eremo di Celestino viene aperto ogni sabato e domenica dall’attuale custode, che comunque avverte che la salita fino in cima è a rischio e pericolo dei turisti più avventurosi. L’opera, infatti, non è ancora stata riconsegnata completamente al Comune dalla ditta che si sta occupando dei lavori che interessano l’area celestiniana. In realtà una riconsegna parziale c’è stata, come conferma l’architetto Giovanni Campagna, direttore dei lavori.

Il sentiero, infatti, è ora in teoria percorribile. Tant’è che la stessa ditta ha chiesto sia all’assessore ai lavori pubblici, Franco Casciani, sia all’assessore all’urbanistica, Catia Di Nisio, di rilasciare una sorta di autorizzazione che permetterebbe il custode ad accompagnare i turisti fino all’Eremo. Autorizzazione che, nonostante sia sta richiesta più volte, tarda ancora ad arrivare con il custode che la reclama, volendo in qualche modo tutelarsi per eventuali incidenti. Così come tarda ad arrivare l’ok dalla sovrintendenza per l’approvazione della variante che riguarda il resto dell’area celestiniana, costringendo così a tenere la sbarra abbassata.

“L’area è chiusa – spiega l’assessore alla Cultura, Rosanna Tuteri – Chiunque può recarsi in maniera autonoma e sotto la propria responsabilità, ma l’area è interdetta”.

Ciò però non scoraggia i turisti, che comunque continuano a contattare l’ufficio turistico del Comune di Sulmona che risponde picche a centinaia di turisti da due anni, non avendo ricevuto comunicazioni ufficiali riguardo l’apertura di un eremo che resta nel limbo della burocrazia, a differenza di Celestino V, collocato nell’Antinferno.

6 Commenti su "Poca comunicazione e niente permessi: l’accesso nel limbo dell’Eremo"

  1. Città dimenticata ,citta fantasma | 23 Agosto 2022 at 20:05 | Rispondi

    E questi parlano di fare turismo a Sulmona???? Un paese di ciechi sordi.presuntuosi..e fannulloni…tanti..

  2. Sulmonese deluso | 23 Agosto 2022 at 20:47 | Rispondi

    …. che bella premessa per la nuova assessora.. “l’area e chiusa ma ci si può recare a proprio rischio e pericolo?????”… ma siamo matti?.. mi immagino cosa farà delle sue deleghe al Comune! Beh considerato i tempi biblici della Sovrintendenza nel rilasciare pareri e autorizzazioni, passiamo da una Assessora alla cultura inesistente ad un altra che sa proprio il fatto suo! Il nuovo che avanza! Mamma mè…..

  3. Sulmonese deluso | 23 Agosto 2022 at 20:51 | Rispondi

    Diciamo pure chiaramente che i turisti che vanno sono Abusivi, il custode non fa il suo lavoro perché fa entrare chiunque ed il Comune se ne frega! Sulmona città della Cultura…. ma fateci il piacere!!!!

  4. Ma il sindaco che fine ha fatto????

  5. Con tutta questa organizzazione i turisti dovrebbero pagare la tassa di soggiorno?

  6. Domanda, se l’area è interdetta suppongo che ci sia una sorta di sbarra o una transenna comunque accompagnata da un’ordinanza sindacale di chiusura esposta in loco. Se ciò non fosse, è sempre e comunque responsabilità del Comune qualora dovesse accadere qualcosa.

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