Protocollo d’Intesa, sindacati soddisfatti. Critiche da Direzione Sulmona: “Gruppi consiliari esclusi”

Il Protocollo d’Intesa sottoscritto tra Comune di Sulmona e Oo.Ss. provinciali è stato accolto con parere favorevole dalle organizzazioni sindacali, confederali e dei pensionati dell’area peligna. Un risultato, dicono le organizzazioni, frutto di una costante, fattiva e positiva interlocuzione con l’Amministrazione Comunale tutta, con il Sindaco e l’Assessore alle Politiche Sociali.

“Dialogo e confronto assumono maggiore rilevanza e necessità in Valle Peligna per affrontare con decisione e proposte programmatiche e strategiche la crisi che l’attanaglia da anni – si legge nella nota diramata da CGIL e SPI CISL e FNP UIL e UILP -, per affrontare le sfide del PNRR e della nuova Programmazione Comunitaria 2021/2027, oltre la difesa e sviluppo della sanità locale e assistenza territoriale”.

Il Protocollo prevede l’istituzione immediata di due tavoli tecnici sulla sanità, le politiche economiche e la mobilità. Il tema dello spopolamento, in particolare, verrà messo sotto la lente d’ingrandimento visto che lo scopo dell’accordo è la lotta alla crisi territoriale che passa anche, e soprattutto, dal mancato ricambio generazionale della Valle Peligna.

Partendo da comune condivisione in merito alla crisi economica in corso, alle conseguenze della Pandemia COVID, alle particolari difficoltà del territorio peligno e al preoccupante e progressivo decremento demografico della stessa Città di Sulmona e dell’intera Area Peligna, le Parti, con il “Protocollo”, si impegnano ad attivarsi anche sull’emergenza abitativa e sella non autosufficienza degli anziani.

Una critica arriva da Direzione Sulmona, con l’esponente Elisabetta Bianchi che reclama per il mancato coinvolgimento dei gruppi consiliari prima della delibera di giunta che ha sancito la sottoscrizione del protocollo: “Confidiamo in un sussulto di orgoglio da parte dei gruppi consiliari defraudati di fatto dalle importantissime possibilità di dare il loro contributo in ambiti irrinunciabili quali per esempio lavoro e sanità per riportare il Consiglio Comunale alla centralità della pianificazione che merita e che gli spetta per legge”.

1 Commento su "Protocollo d’Intesa, sindacati soddisfatti. Critiche da Direzione Sulmona: “Gruppi consiliari esclusi”"

  1. Elisabetta Bianchi | 11 Ottobre 2023 at 16:07 | Rispondi

    COMUNICATO

    Stupisce che i gruppi politici rappresentati in Consiglio Comunale non insorgano di fronte alla deliberazione di giunta comunale n.263 del 9 .10 ultimo scorso da ieri pubblicata in Albo Prerorio che istituisce il protocollo d’intesa con le organizzazioni sindacali.
    Dato per scontato che sia cosa buona e giusta la finalità di riconoscere l’autorevolezza della interlocuzione con i sindacati, ciò che vale la pena di rimarcare è il metodo di lavoro che ESCLUDE il Consiglio Comunale e le sue articolazioni e cioè le commissioni consiliari – a tutt’oggi ancora paralizzate nell’indifferenza generale – dal definire sia i punti del protocollo che dalla possibilità delle interlocuzioni con le sigle sindacali alle quali aggiungerei anche le associazioni di ogni settore. L’ascolto infatti non deve essere circoscritto alle segrete stanze appannaggio degli assessori ma deve essere promosso come prerogativa irrinunciabile di ogni gruppo consiliare che siede nelle apposite commissioni pubbliche ove siedono membri eletti per ciascun ambito di intervento con potere deliberativo e proponente.
    Infatti sono proprio le commissioni consiliari in cui siedono i consiglieri eletti dai cittadini, la sede istituzionale che le ogni Associazione dovrebbe pretendere di incontrare per promuovere le proprie proposte.
    Confidiamo in un sussulto di orgoglio da parte dei gruppi consiliari defraudati di fatto dalle importantissime possibilità di dare il loro contributo in ambiti irrinunciabili quali per esempio lavoro e sanità per riportare il Consiglio Comunale alla centralità della pianificazione che merita e che gli spetta per legge.
    A meno che questa delibera di Giunta non sia meramente preparatoria di qualche nuovo scranno giuntale a dispetto delle rappresentanze politiche consiliari; in tal caso saremmo legittimati a pensare che così come i consiglieri si rifaranno il letto, così ci si dovranno addormentare.
    Elisabetta Bianchi – Direzione Sulmona

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