Rifiuti: via libera al Css

Le richieste del Comitato Morrone che tra le altre cose ha chiesto al Comune e al Cogesa di non dare seguito alla linea del Css perché obsoleta e su un binario diverso da quello che è il rifiuto zero, sembra essere caduta nel vuoto.

E d’altronde il progetto per la realizzazione del combustibile solido per cementifici e centrali, è in una fase già avanzata: finanziato e approvato dalla Regione e, ormai, anche con l’ultimo step burocratico superato, ovvero il rilascio del permesso a costruire.

Lo ha annunciato l’altro giorno l’amministratore unico di Cogesa, Franco Gerardini, nel corso della tesa riunione del controllo analogo.

All’avvio dell’operazione Css, infatti, mancava, ormai da oltre un anno, il permesso a costruire da parte del Comune: ovvero un titolo per realizzare un capannone industriale nel sito di Noce Mattei, dove dovrà essere ricoverato l’Attritor-Mil, evoluzione, se così si può chiamare, della tecnologia Refolo. Impianto da tempo custodito sotto un tendone preso in affitto a 6mila euro al mese, che non ha retto neanche alle intemperie di pioggia e neve.

Per realizzare il capannone, in verità, si dovrà ricontrattare l’appalto già affidato ad una ditta, visto che dall’affidamento è trascorso molto tempo e i prezzi negli ultimi mesi sono aumentati considerevolmente.

L’importo previsto è di circa 200mila euro, ma l’intenzione di Gerardini è quella di bilanciare l’aggiornamento dei prezzi con un ulteriore ribasso d’asta.

Una volta pronto il capannone, con i lavori che teoricamente dovrebbero partire già nel mese di marzo, si potrà subito avviare la linea del Css: i rifiuti, cioè, verranno triturati e trasformati in combustibile che poi dovrebbe andare ad alimentare cementifici o centrali elettriche. Ma un vero studio di mercato non esiste e il rischio è che quella “polvere magica” resti inutilizzata. Per questo nella discussione su Cogesa si è ipotizzato anche lo sviluppo dell’asset energetico: una centrale da alimentare con il Css, oltre a impianti fotovoltaici che rendano autonomo l’impianto.

Il fine principale dell’Attritor-Mil, però, è quello di ridurre i conferimenti in discarica: la linea, infatti, dovrebbe ridurre del 70% circa i conferimenti in discarica, permettendo così di allungare la vita della stessa che, a questo ritmo, avrebbe invece una durata di altri due anni al massimo.

11 Commenti su "Rifiuti: via libera al Css"

  1. Attendo post sui social.

  2. GrilloParlante | 22 Febbraio 2023 at 08:14 | Rispondi

    Sto cogesa mi pare un circo

  3. ma in un area agricola ed a ridosso del parco si può fare trasformazione di rifiuti in combustibile? ed il traffico veicolare dovuto all’aumento dei conferimenti è stato considerato? se la società si regge solo con questi inutili tentativi di allungare la vita utile del buco meglio chiuderla subito. sembra un caso di accanimento terapeutico su un soggetto ormai spacciato. a mio parere meglio chiudere tutto e mandarli a casa.

  4. e mentre nel mondo si discute di abolire i veicoli a combustibile qui si parla di innovazione creando combustibile da rifiuto (cosa sempre saputa e sempre attuata nelle stufe di ogni parte del mondo)in un area a forte vocazione turistica . il carrozzone è decrepito. ormai non abbiamo speranze.

  5. Si parla di quel comitato che si lamentava prima e ha sostenuto l’attuale amministrazione per le promesse di cambiamento? Ottima scelta direi…

  6. bene,tutte chiacchiere,create per dare a credere…aziende efficienti,efficaci,utili,virtuose economicamante valide esistono,su Report Rai 3,puntata del 21/12/22 ,alcune eccellenze dell’economia circolare,in rete tutte le informazioni,incluse quelle organizzative,di pianificazione,ecc,ecc addirittura le classifiche sulle migliori aziende ,nazioanli ,europee,mondiali,quindi,piu’ che amministratori extraterrestri,basterebbe copiare,o meglio darla in gestione ,ovvio, ad una di quelle con distinzioni,e basta,o no?

  7. bene,tutte chiacchiere,create per dare a credere…aziende efficienti,efficaci,utili,virtuose economicamante valide esistono,su Report Rai 3,puntata del 26/12/22 ,alcune eccellenze dell’economia circolare,in rete tutte le informazioni,incluse quelle organizzative,di pianificazione,ecc,ecc addirittura le classifiche sulle migliori aziende ,nazioanli ,europee,mondiali,quindi,piu’ che amministratori extraterrestri,basterebbe copiare,o meglio darla in gestione ,ovvio, ad una di quelle con distinzioni,e basta,o no?

  8. Molti commenti sono privi di senso e nn tengono conto di nuovi indirizzi gestionali dei rifiuti urbani. L’alternativa al sovvallo che viene trasformato in CSS è lo smaltimento in doscarica. Il sovvallo è la parte di rifiuto nn riciclabile. Si invita ad informarsi meglio sul tutto e nn rischiare di sparlare.

  9. Tutto bello….forse ma quello di cui non vedo parlare nessuno è come trattare la frazione organica (scarti alimentari) per la quale si dovrebbero mettere in campo tecnologie per la sua riduzione e trasformazione, anche perché se non correttamente separata e gestita inficia notevolmente la qualità del CSS già difficile da piazzare….figuriamoci se contaminato dagli scarti organici che ne depotenziano non di poco il valore termico.

  10. Posso dare soluzione per recupero R1 del CSS

  11. bene,in rete tutte le informazioni,non c’e’ nulla da inventare,le soluzioni/studi/analisi ecc, esistono,le tecnologie anche,basta copiare o chiedere alle eccellenze… Volendo leggere:https://www.cewep.eu/wp-content/uploads/2021/03/Libro-bianco-DEFINITIVO-2-24-febbraio-2021.pdf, e basta, o no?

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