Il colpo a sorpresa i gerosolimiani lo hanno tentato anche questa volta, con tanto di pre-riunione di alcuni sindaci presso un noto albergo di Sulmona: far saltare l’accordo sulla Saca e candidare alla presidenza l’imprenditore Vincenzo Santacroce.
Il blitz, stavolta, però, è andato male, perché in fondo anche i sindaci vicini all’ex assessore, sono stufi di liti e giochetti. E anche delle ingerenze da capoluogo.
Così ieri alla fine è andata come era stato previsto e concordato: il gestore del ciclo integrato delle acque del Centro Abruzzo ha un nuovo Cda, che come anticipato dal Germe sarà presieduto da Luciano Di Biase e composto da Rosantonia Santagelo e Alessandro Pantaleo.
A favore hanno votato i sindaci di Sulmona, Pratola, Corfinio, Vittorito, Pettorano, Cansano, Pescocostanzo, Alfedena, Roccaraso, Scanno, Introdacqua, Cocullo e Campo di Giove. Astenuti, invece, Raiano, Castel di Sangro, Roccacasale e Scontrone; a cui si aggiungono le assenze di Rivisondoli e Villalago.
Per la partecipata si apre una nuova e difficile stagione, sperando che le competenze che sono state poste alla base della scelta del presidente (già commissario dell’Ersi) siano sufficienti a guadare un fiume in piena burrasca.
Intanto, in mattinata, il consigliere comunale Andrea Gerosolimo, in una nota a firma dei sindaci di Introdacqua, Cocullo, Roccacasale, Campo di Giove e Scanno, ha tenuto a chiarire che, a detta sua, quello di ieri non era un blitz programmato per la candidatura di Santacroce. “Nell’incontro svolto ieri da noi – specifica la nota -si è discusso di come votare la proposta di rinvio che avrebbero fatto alcuni sindaci, riflettendo sulla importanza di lavorare per ottenere la piena unità del territorio. Non si è discusso di alcun blitz o altre candidature, poiché si era raggiunto un accordo già da qualche giorno con le altre forze politiche”.
“Il nuovo Cda – aggiungono i civici – avrà delle sfide difficili da affrontare e degli obiettivi strategici da raggiungere. Per questo facciamo i migliori auguri alla nuova governance affinché possa lavorare nell’esclusivo interesse di tutti i soci e dei cittadini utenti”.
E l’ossessione continua…
La politica in questo Paese è un cancro. A livello locale, una sciagura per tutti. Non c’è competenza, etica, amore per la cosa pubblica, ma è solo intesa come merce di scambio. Una partecipata, che è una azienda a tutti gli effetti, ha bisogno di competenze tecniche. Lasciarla depredare sarebbe un grave danno per la comunità che già soffre una grave crisi economica e un irrefrenabile spopolamento!
Per me si è trattato più di una questione di “SETE”… mai appagata.
Secondo me anche l’aumento del costo gas è colpa dei civici.
Del gas forse no, dell’acqua sicuramente. Pagheremo a lungo le conseguenze della gestione politica del territorio negli ultimi otto anni
Pantaleo a chi fa riferimento? Di Biase a chi fa riferimento? 2 gol Geronimo 1 Antonella . Sulmona con una mano dietro e una davanti. Ma e così che si salva l amministrazione…poveri noi?
Ma parliamo del di Biase amico dell’ ex governatore,quello dell’ area di risulta,della d alfonsina dello staff,dell’ albergo diffuso del comune di Pescocostanzo?no dai
Ma il comune di pescocostanzo non voleva uscire dal consorzio? La figlia del di biase e la moglie del primo cittadino dove lavorano? Occhio alle assunzioni. Senza parole
Finalmente! Arriva acqua buona!
Ma dove è finito l uomo che voleva riprendersi l acqua? Ora posta trionfante il post su fb. Insieme si può,,,,,con i suoi amici
Nnnttuuuù culu ai civici..