Per questo crimine commesso dai soldati nazisti, 74 anni dopo la Repubblica Federale di Germania, quale successore del Terzo Reich, è stata dichiarata colpevole per l’eccidio dei Limmari compiuto tra il 16 e il 21 novembre del 1943.
La condanna vedrà anche un risarcimento, il Tribunale di Sulmona con una sentenza depositata oggi dal giudice Giovanna Bilò ha chiesto 1,6 milioni di euro da destinare al Comune di Roccaraso e circa 5 milioni di euro a gran parte degli eredi delle vittime.
“La verità è che una simile strage fu resa possibile proprio dalla sistematica accondiscendenza, quando non dalla sollecitazione, da parte dei vertici dell’esercito tedesco di tali atti di assassinio, sterminio, deportazione e violazione della vita privata ai danni della popolazione civile e con il dichiarato fine di contrastare qualsivoglia pericolo alla supremazia tedesca – queste le motivazioni della sentenza – E che lo sterminio degli abitanti di Pietransieri fu più cinicamente, lo strumento attraverso il quale l’esercito tedesco, intimorito dall’avanzare delle avanguardie alleate, fece piazza pulita dei civili ancora presenti nella fascia di sicurezza”.
“Una sentenza storica” le prime parole del sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, che ha definito le decisioni prese dai giudici del Tribunale di Sulmona “coraggiose ed esemplari”. Di Donato prosegue “Da anni abbiamo avviato un percorso per rafforzare la memoria storica dei fatti di Pietransieri. Per noi è ancora una ferita aperta e questa sentenza, che arriva a pochi giorni da 74esimo anniversario della strage, è un riconoscimento importante per la nostra gente”.
Una decisione che significa molto per la comunità di Roccaraso e per le famiglie che hanno voluto giustizia per quegli uomini e donne anime sacrificali in quell’orrore disumano.
Una sentenza che va oltre l’aspetto economico conclude la Oddis “che non cancella il dolore per questa strage terribile ma che ci aiuterà a progettare nuove iniziative per trasferire alle nuove generazioni un messaggio di memoria e di pace”.
A.S.
Come è andata a finire, dunque, il temibilissimo attacco alla Germania?