Amministratore unico e bando per il direttore: tra ricorsi e liti tornano a riunirsi i soci Cogesa

Indirizzi per il passaggio dal Consiglio di amministrazione all’amministratore unico, bando per un direttore generale e aggiornamento sulla procedura dello stato di crisi: sono questi i tre punti all’ordine del giorno che sono iscritti nella riunione del controllo analogo di Cogesa, convocato dal presidente, il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero, per il prossimo 29 maggio.

Tra i sindaci-soci, tuttavia, la pace è tutt’altro che fatta, anzi: la delibera approvata dall’assemblea che revocava quella del 30 dicembre, sarà impugnata davanti al tribunale amministrativo regionale. Sicuramente dal sindaco di Pacentro Guido Angelilli, a cui potrebbero accodarsi anche gli altri colleghi che hanno sostenuto la scelta di Gerardini. La diffida fatta dal sindaco di Vittorito che ha fatto venir meno il numero legale, d’altronde, è chiara ed indica in modo netto che al momento del voto non c’erano le 612 quote societarie richieste.

Potrebbe essere ormai acqua passata, se non fosse che il Cda dal canto suo sta portando avanti l’azione risarcitoria per il licenziamento senza giusta causa. E soprattutto se non fosse per il fatto che un accordo tra i soci, spaccati a metà, senza una reale maggioranza su nessuno dei due fronti, non c’è.

Anche sull’amministratore unico, su cui tutti sembrano voler convergere, non si capisce quale debba essere il metodo di scelta: se non è un avviso pubblico come era stato ipotizzato da Gerardini, resta solo la via della nomina diretta da parte dei soci che, però, non trovano un accordo.

Comunque vada il 29 l’Aventino, dall’una prima e poi dall’altra parte, dovrebbe finire: il 29 i sindaci dovrebbero essere tutti presenti per discutere della futura governance della partecipata.

Mentre le tariffe restano bloccate, L’Aquila continua a scaricare con il vecchio contratto, i Comuni e la stessa Asm continuano ad essere morosi per milioni di euro, il bilancio non è stato neanche depositato e sul sito del Cogesa la pubblicazione degli atti è ferma all’era Gerardini.

21 Commenti su "Amministratore unico e bando per il direttore: tra ricorsi e liti tornano a riunirsi i soci Cogesa"

  1. Mi viene spontaneo chiedere alla redazione, attenta e puntuale nella critica e sferzante nelle valutazioni su cogesa, per quale motivo non voglia pubblicare l’elenco di ciascun comune moroso con il relativo importo sottolineando sempre e solo asm. Ho un sospetto: che i morosi siano in numero maggiore sul fronte pro amministratore gerardini??? Beh, se così fosse, allora vuol dire che si e’ palese te schierati…. Di conseguenza, inattendibili…

    • Gentile Carlo, Asm costituisce la voce più rilevante del credito vantato da Cogesa e, d’altronde, anche il principale problema economico. Conferendo la metà dei rifiuti trattati, quasi il 60% dei quali finiscono in discarica perchè non differenziati e contro quanto stabilisce la legge, oggi il rapporto con la partecipata aquilana è il primo inderogabile problema da risolvere per la governance (qualunque essa sia). Abbiamo già pubblicato l’elenco dei soci con maggiori morosità, evidentemente è stato disattento. Colgo l’occasione anche per rispondere a Claudio: la morosità di Asm è legata in parte alla differenza di valutazione della tariffa (ma non c’è nessuna operazione retroattiva) in parte al fatto che da cinque mesi continua a scaricare a Sulmona con un contratto scaduto senza che le nuove tariffe siano state approvate. Preciso anche che le differenze di valutazione di tariffa si basano sulla discrasia tra quanto approvato dall’assemblea (di cui Asm fa parte) e quanto stabilito dal contratto firmato dall’allora governance nel febbraio 2018. Resta il fatto che nel contratto è previsto un conferimento di qualità agli impianti: negli ultimi due mesi Asm si è vista contestare oltre trenta carichi fuori norma (e fuori contratto). La questione è quindi molto più complessa dello schematismo che si vuole fare

  2. Chiedo al Germe se le presunte morosità di ASM derivino dalle nuove tariffe stabilite da COGESA in misura retroattiva, sebbene la legge vieti tale principio.

  3. bene,un carrozzone di incapaci da chiudere immediatamente ,una valle di politicialtroni,il paese dell’incontrario,amministratori inconcludenti che non pagano quanto per Legge,e nessuno tira pedate…Le Leggi ordinano:amministrare come un buon Padre di Famiglia,le violazioni sono sotto al luce del sole,Legalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?

  4. Orgoglio sulmonese | 20 Maggio 2023 at 06:47 | Rispondi

    Mi auguro che si trovi un accordo al più presto per uscire fuori dalla palude. Gerardini sarebbe stato una garanzia di successo,peccato cbe sia prevalsa la logica dei bastian contrari,quelli che alla soluzione definitiva dei problemi preferiscono la “provvisorietà” pur di contraddire.È il problema di questa città,condannata a morire per colpa di questa sciocca ma caparbia e dannosa mentalità

  5. Cogesa ergo sum | 20 Maggio 2023 at 08:43 | Rispondi

    Personalmente credo sia utile che la figura del direttore generale coincida con quella dell’amministratore unico. Serve un manager esterno e di comprovata esperienza. Duplicare o spacchettare questi incarichi oltre che inutile sembra fatto apposta per indebolire entrambi e magari per soddisfare vari appetiti soprattutto di funzionari interni che già si vedevano e si sentivano Dg in pectore. Ma non è più tempo di “marchette” serve professionalità. A garantire i soci rimarrebbe l’assemblea.
    Ps l’azione risarcitoria del vecchio Cda è sacrosanta viste le modalità prescelte per farla fuori, la giusta causa utilizzata e poi smentita dal tribunale è lesiva della professionalità delle persone coinvolte. Usare questi mezzi per giustificare una modalità discutibile ha un suo prezzo. E comunque poco c’entra con tutto il resto dell’articolo

  6. Si accoderanno comuni che hanno tassi di indifferenziata altissimi e conferiscono in determinati periodi.

  7. La materia è alquanto variegata. A tal proposito allego un URL con il parere dell’avvocato Lanfranco Massimi, AU di ASM, apparsa sulla stampa locale:

    https://www.ilcapoluogo.it/2023/01/25/asm-laquila-risponde-a-cogesa-non-siamo-debitori-importi-fatture-errati/

  8. Trovarsi

    • Credo che tirare la corda non convenga a nessuno. Ai denari, tanti, di ASM, COGESA non potrà mai rinunciare, pena il suo dissesto finanziario. ASM a sua volta, una destinazione diversa ai propri rifiuti potrà anche trovarla, ma a quali costi?
      Ho idea che tutto il resto sia derivazione da politica assai modesta.

  9. Spero che L’Aquila si trovi un’altra discarica e ci butti dentro i suoi debiti.
    L’Abruzzo è rimasto al sud d’Italia a causa del suo capoluogo !

  10. Chi la paga l’impugnazione davanti al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale)?

  11. Allora mettiamola così: se ASM si dovesse ritirare dal consorzio, avrà comunque le basi finanziarie per andare a conferire altrove, però con la conseguenza che COGESA potrebbe chiudere per dissesto e tutti gli altri consorziati, tra cui Sulmona, trovarsi un’altro sito dove conferire.
    E i dipendenti COGESA?
    Non farei quindi tanto inutile campanilismo in questo campo.

    • Andate …andate..che con voi non si è mai preso nulla !
      Non è campalinismo,ma una semplice analisi costi benefici

    • Finalmente qualcuno che ha stigmatizzato…. E mi associo! Continuo ad insistere… Perché il germe non pubblica l’elenco dei comuni/consorziati morosi??? Forse perché la stragrande maggioranza sono quelli pro AU e che ha defenestrati il CDA. Dalla pubblicazione sito asm con un po’ di pazienza, ho riscontrato tutti i pagamenti a favore cogesa tranne per due mesi in cui e’ indicato CONTENZIOSO. Questa sarebbe stata informazione e non propaganda…. Questa testata e’ palesemente schierata!!!!

      • Signor Carlo l’avevo inviata a leggere meglio i nostri articoli, perchè i soggetti morosi nei confronti di Cogesa li abbiamo pubblicati da tempo.
        Qui trova uno dei tanti articoli, quello che riporta cifre e nomi dei morosi
        https://www.ilgerme.it/per-colpa-di-chi/
        quello che lei definisce contenzioso (e la invito a leggere i tanti articoli da noi pubblicati) è in gran parte dovuto a prese di posizione pretestuose di Asm che continua con questo giochetto a scaricare a prezzi bloccati i pessimi rifiuti, fuori da contratto e da norma di legge, che produce.
        Quindi sì, Il Germe è schierato, lo è sempre stato: dalla parte dei cittadini, dei contribuenti, di chi ha a cuore il territorio e il futuro di questa società

  12. Quindi, sempre parlando con gli occhiali del campanile, il beneficio per Sulmona quale sarebbe?

  13. Benefici:
    La discarica non andrà ad esaurimento a breve termine.
    L’ambiente circostante ne gioverebbe.
    I posti di lavoro saranno razionalizzati ,tanto con questo andazzo andrebbero a casa tutti.
    Comunque se aveste avuto a cuore i lavoratori della Cogesa avreste pagato quanto dovuto (anche in misura ridotta)!

  14. Chiudere tutto | 20 Maggio 2023 at 23:29 | Rispondi

    Gli ecocalendari che fine hanno fatto? Al 20 maggio ancora nessuna consegna.

  15. … e intanto che lorsignori continuano la “ pugna” con ricorsi e controricorsi… da alcune settimane sono arrivati i primi gabbiani reali che bellamente volteggiano nel cielo Peligno… forse, per oltrepassare le gole di Popoli e trovare il sito di Noce Mattei, hanno seguito gli autoarticolati pieni di rifiuti provenienti dai territori della marina…

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