Tra loro le vittime di fenomeni di bullismo hanno trovato il coraggio di sfogarsi con dirigenti e insegnanti. Le indagini dei carabinieri hanno portato nei mesi a stanare il meccanismo messo in atto dai due, con l’aiuto di un terzo complice (maggiorenne), denunciato presso la Procura di Sulmona. Minacce e continui atteggiamenti vessatori, questo hanno riscontrato i militari, grazie ai quali la banda estorceva piccole somme di denaro, affermando, al fine di intimorire le proprie vittime che se non avessero aderito alle loro richieste o avessero avvisato gli insegnanti o i loro genitori, li avrebbero picchiati.
Questa mattina i Carabinieri del Comando Compagnia di Castel di Sangro, su disposizione del Tribunale per i minorenni di L’Aquila, hanno eseguito le due ordinanze di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari.
estorsione, ai domiciliari? gli hanno dato un premio