Compensi non dovuti al dirigente, tutti prosciolti in Appello

La Corte d’Appello dell’Aquila ha messo la parola fine alla vicenda dell’assunzione e soprattutto della retribuzione dell’ex dirigente a scavalco con la Provincia Tiziano Amorosi al Comune di Sulmona. Oggi infatti i giudici hanno definitivamente prosciolto gli imputati perché il fatto non sussiste, confermando la decisione presa nel 2017 dal giudice per le udienze preliminari Giovanna Bilò, contro cui la procura aveva fatto appello, sostenendo l’illogicità della sentenza e ribadendo come la violazione, in particolare il fatto che Amorosi fosse stato autorizzato dalla Provincia solo a ricoprire il ruolo di dirigente del primo settore e non anche di quello contabile, fosse documentale.


Le accuse erano pesanti: peculato, falso in atti pubblici, usurpazioni di funzioni e appropriazione indebita. Un processo che ha tenuto sulle spine per anni l’ex sindaco di Sulmona Fabio Federico, il suo ex assessore Mauro Tirabassi (oggi consigliere comunale di opposizione) e sette tra dirigenti e funzionari di palazzo San Francesco: l’ex dirigente Tiziano Amorosi, le due ex segretarie Angela Graziani e Franca Colella, l’attuale dirigente Filomena Sorrentino e le tre funzionarie Elisabetta Salsedo, Stefania Spinosa e Fragolina Di Ianni (nel frattempo andata in pensione).


I nove erano accusati di aver escogitato un piano per favorire il dirigente a scavalco preso dalla Provincia, Tiziano Amorosi, al quale, secondo l’accusa, attraverso modifiche del Rogus (il regolamento sull’ordinamento degli uffici), si era permesso di intascare somme non dovute per circa 76mila euro, prevedendo un compenso onnicomprensivo e attestando l’esistenza di contratti che non c’erano.
Il caso scoppiò già all’inizio del 2013, poco prima che l’allora sindaco Fabio Federico venisse messo alla porta dalla maggioranza dei consiglieri comunali. Un inchiesta che fece molto rumore e che per giorni vide i carabinieri della polizia giudiziaria acquisire faldoni e faldoni di documenti, dai quali si svilupparono più filoni di inchiesta, tra i quali questo muoveva le accuse più gravi.
Tutte infondate, hanno stabilito i giudici di Corte d’Appello che hanno definitivamente prosciolto tutti gli imputati.

1 Commento su "Compensi non dovuti al dirigente, tutti prosciolti in Appello"

  1. Ovviamente…

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