Emergenza maltempo, tra sopralluoghi e polemiche sui mancati Contratti di fiume

(foto TeleAesse)

Un sopralluogo sui luoghi dell’emergenza maltempo quello avviato oggi dal sottosegretario alla Presidenza della Regione, con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, insieme al presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio. Pescasseroli e Villetta Barrea sono stati i primi paesi visitati per fare un primo punto su “qualità e quantità” dei danni subiti. Duecento i volontari impiegati nel supportare i Coc dei Comuni (Turrivalignani, Scanno, Collelongo, Villetta Barrea, Opi, Avezzano, Pescina, Cerchio, Bisegna, Ateleta, Morino, Luco dei Marsi, Balsorano) e per il  monitoraggio del territorio, con particolare attenzione ai corsi d’acqua a rischio esondazione, nei Comuni di Alto Sangro, Marsica e Valle Roveto, dove i volontari sono intervenuti anche con idrovore. Altre emergenze si sono avute ieri anche nell’avezzanese (Pescina, Luco dei Marsi, Civitella Roveto e Morino). Allagamenti, strade a tratti impraticabili, alberi caduti e piccoli smottamenti che hanno causato l’isolamento di zona Rendinara. In provincia dell’Aquila il noleggio di una pala meccanica ha permesso il ripristino della viabilità, rimasta bloccata anche lungo superstrada del Liri nella zona di Morino, prontamente risolti dall’intervento di Anas. Le copiose precipitazioni hanno comportato anche lo scarico della diga di Barrea e Bomba. Una situazione che lentamente sta tornando alla normalità secondo la Regione.

L’ennesimo caso di emergenza per l’associazione Ambiente e/è Vita che, nel ricordare gli effetti dovuti ai cambiamenti climatici, non solleva la Regione da alcune responsabilità come quella di portare a termini i cosiddetti Contratti di fiume. Non si mettono in azione, insomma, gli strumenti in grado di tutelare il territorio dal progressivo degrado. L’associazione ricorda come da cinque anni sono 16 i “Manifesti di contratti di fiume” sottoscritti da diversi Comuni come strumenti programmatori, di governance e modelli di gestione dei corsi d’acqua. “Il Contratto del Fiume Sangro rappresenta in tal senso l’esempio più eclatante” denuncia Ambiente e/è Vita: “Purtroppo però la Regione ‘Facile e Veloce’, al netto di qualche delibera, di due Assemblee regionali ed una fantomatica Cabina di Regia dei Contratti di Fiume , ha disatteso tutte le aspettative preferendo confrontarsi con l’emergenza piuttosto che prevenire ed azionare misure di salvaguardia e tutela”. A nulla è valso l’ultimo documento consegnato all’assessore Pepe nel gennaio scorso e sottoscritto da diversi sindaci. Arriva così dal presidente Patrizio Schiazza e dal sindaco di Paglieta, capofila per il contratto di fiume Sangro, la richiesta di dar seguito a quanto deliberato dalla Regione. Nel frattempo, per il 24 novembre, è stata convocata un’assemblea per discuterne.

“Disastri annunciati” rincara la consigliera regionale M5S Sara Marcozzi nel chiamare in causa, anche lei, lo strumento dei contratti di fiume. “La natura è incontrollabile, ma la sicurezza dei fiumi e degli argini è qualcosa su cui si può e si deve intervenire” dichiara.  “Da tempo sosteniamo- continua- che lì dove c’è una criticità è possibile operare nel senso della possibilità. Il nostro territorio, e quindi anche i nostri fiumi, possono rappresentare un’opportunità di sviluppo per la regione come succede in altre nazioni europee o in altre regioni italiane. Ma occorre che si attuino politiche attive di interventi conservativi ed innovativi, capaci di migliorare la qualità delle acque con il  fine di riqualificare i fiumi e garantire  la balneabilità della costa; agire sui fenomeni erosivi, esondativi e di dissesto idrogeologico. E per fare tutto questo è possibile utilizzare lo strumento del Contratto di Fiume”. Il M5S propone “un nuovo percorso che preveda l’utilizzo di strumenti volontari di programmazione strategica e negoziazione su base volontaria, in grado di stimolare una co-responsabilizzazione e la definizione di Piani di Azione calibrati sulle effettive esigenze dei territori. E’ per questo- conclude- che ritengo di aderire all’Assemblea sul Fiume Sangro per il prossimo 24 Novembre a Paglieta dove chiederemo, in concerto con i promotori Patrizio Schiazza di Ambiente e/è Vita e Nicola Scaricaciottoli Sindaco di Paglieta, che la Regione Abruzzo cerchi, almeno nell’ultima parte della legislatura, di ovviare alla mancanza di programmazione da noi sempre denunciata con una pianificazione a medio e lungo termine”.

S. P.

 

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