Il passo di lato

“Quello di Gerosolimo non è stato un ritiro, bensì un passo di lato”. Ad annunciarlo sono stati ieri tre avvocati candidati nelle liste di Sulmona Protagonista, ovvero Alberto Paolini, Massimo Carugno e Luisa Taglieri. Se dovessimo riassumere con un sostantivo la strategia politica portata avanti dai “civici” in questi giorni di campagna elettorale per il ballottaggio non potremmo che utilizzare la parola “confusione”.  Il “grande timoniere” cinese Mao Tse-tung avrebbe detto: “dunque la situazione è eccellente”. Eccellente per condurre una campagna elettorale sottotraccia – anche se ormai non lo è più – senza identificare l’uomo Andrea Gerosolimo, con il candidato sindaco della coalizione.

Quello del passo di lato infatti sembra l’ennesimo colpo di scena di una coalizione che prova a salvare il salvabile dopo l’inatteso e deludente risultato elettorale del primo turno, ma per comprenderla a pieno c’è bisogno di un piccolo riassunto delle puntate precedenti.

Il pomeriggio del 4 ottobre incredulità e sgomento colpiscono i civici di Sulmona Protagonista riuniti nel comitato elettorale di via Lamaccio. I dati danno Di Piero sopra il loro candidato Gerosolimo, una previsione assolutamente infattibile prima del voto. Del resto la competizione elettorale si è svolta fra diverse prove di forza di piazza dove i civici con comizi molto partecipati hanno voluto dimostrare il loro potenziale – evidentemente non abbastanza.

A dati consolidati è il gelo e il silenzio. Se nel centrosinistra si gioisce per un risultato inatteso, nel campo dei civici non si muove una foglia: non una dichiarazione, non una indicazione per il ballottaggio, anzi la coalizione perde i primi pezzi come l’ex assessore Mariani. Una porta aperta la tiene il senatore ed eterno dominus del Pd abruzzese Luciano D’Alfonso che nella sua analisi sulle elezioni, incredibilmente non cita il successo del suo partito e della coalizione di centrosinistra a Sulmona.

Iniziano per i civici i primi contatti informali con il centrodestra, qualcuno è più possibilista, qualcuno meno. Si scomoda addirittura il vice presidente della regione Emanuele Imprudente (Lega), ma il gancio non porta ad un esito positivo.

Così prima della riunione di giovedì 7 ottobre del centrodestra che deve prendere posizione sul ballottaggio, Gerosolimo si gioca l’ultima carta: apre a Masci e ai suoi offrendogli un apparentamento contro il nemico storico e naturale, il Pd e il centrosinistra. Quello che però Gerosolimo non dice o almeno fa finta di non vedere è che in questi quasi 10 anni di governo del territorio è diventato lui il vero “nemico”. Tanto che centrodestra e centrosinistra si sono inseguiti a lungo in fase di formazione delle liste proprio per creare una grande coalizione anti-civica.

Il dato è confermato anche dalla città che lo ha restituito attraverso il voto, o sarebbe meglio dire attraverso il voto disgiunto. Sì perché alle preferenze delle liste di Gerosolimo, mancano oltre 850 voti per il candidato sindaco che sono andati in gran parte a Di Piero, in misura minore a Masci. Come a dire “va bene cugino, mi chiedi il voto come consigliere e te lo do, ma per il sindaco decido io”.

Perché appunto Gerosolimo in questi anni non è stato la vittima di non si sa bene quali attacchi alla sua persona, è stato il potere. È stato l’artefice della vittoria di Annamaria Casini a Sulmona, è stato quello che ha rotto la “pace” sugli enti sovra comunali con forzature che portassero alla dirigenza suoi uomini, è stato quello che ha candidato con un colpo di bianchetto la moglie come consigliera regionale all’insaputa di tutti gli alleati di coalizione. Insomma più che di una campagna d’odio, Gerosolimo sembra aver pagato il conto dei suoi continui e ripetuti atti di forza. Non mettere in conto che prima o poi avrebbe potuto pagarne il conto è stata una grossa svista per lui e i suoi sodali. Inoltre è molto renziano e infantile pensare che si perdano le elezioni per gli “attacchi infamanti” e le “campagne d’odio” e non perché si è governato male.

Il giovedì pomeriggio il centrodestra esce dalla riunione con un sonoro due di picche per Gerosolimo, ma è a quel punto che avviene un altro vero colpo di scena. L’indomani Gerosolimo senza concordarlo con i suoi, invia un messaggio ai propri candidati annunciando il ritiro: “Arriva un momento in cui bisogna accettare la realtà per quella che è. Gli elettori sono stati chiari nell’attribuirci il ruolo dell’opposizione” chiosa l’aspirante sindaco. In più si aggiungono “oggettivi problemi di altro genere che non consentono di costruire una campagna all’altezza delle aspettative” che fra le righe si legge “finanziare altri quindici giorni di campagna elettorale”. Un ritiro secco e netto esplicitato chiaramente senza mezzi termini, senza far presagire passi di lato, mezzi passi indietro o passi in obliquo.

Chi non ci sta a questa resa senza combattere è l’assessore Zavarella, più votato fra i consiglieri e braccio operativo del civismo, convoca il sabato mattina una riunione con tutte le liste per decidere il da farsi. Una riunione fatta in strappo con Gerosolimo, tanto che fra i partecipanti oltre allo stesso candidato sindaco, manca anche il suo fidato Luigi Di Loreto che pure era animatore delle liste. Così i candidati scelgono di continuare a fare campagna elettorale sindaco o non sindaco. Del resto loro i voti li hanno presi – meno del previsto, ma li hanno presi.

A quel punto l’entusiasmo inizia a montare di nuovo. Nello strappo c’è un’opportunità: provare a giocarsi un’ultima carta senza esporsi più del dovuto. Si inizia a chiedere a tutti i candidati di condurre una martellante campagna elettorale soprattutto sui social, e poco male se fatta senza candidato sindaco. Ma la democrazia ha le sue regole e il ritiro non è previsto dalla corsa elettorale, alla base della strategia nata in corso d’opera c’è quindi un grosso cortocircuito: se si vince governerà il sindaco ritirato? Sì.

L’improvvisata strategia che ha generato solo grande confusione e una settimana di assenza della politica dall’agenda elettorale e che sembra figlia della canzone Coda di Lupo di De André dove il protagonista dopo averle provate tutte “colpisce un po’ a casaccio perché non ha più memoria”, cerca di accontentare tutte le esigenze sul campo e provare ad essere ancora della partita.

Ecco che alla fine, per tenere in piedi questo muro un po’ sghembo, arrivano in aiuto “gli avvocati” a spiegarci quello che tutti già sapevano, ovvero che il ritiro non è possibile e per questo l’annuncio di Gerosolimo è meglio interpretabile come un “passo di lato”.

È così il cerchio si chiude, ogni candidato può tornare a fare campagna elettorale, anche chi si è “ritirato”, e la strategia espone meno Gerosolimo alle critiche di avversari e città, generando una grossa distopia che lo vuole assente e presente allo stesso tempo.

Savino Monterisi

4 Commenti su "Il passo di lato"

  1. Diritto di critica | 13 Ottobre 2021 at 15:00 | Rispondi

    A parte le discutibili analisi in-formative (ovvero che formano la notizia, secondo quali direttive è facilmente intuibile), direi che si può stare tranquilli con l’eventuale nuovo sindaco Di Piero che ha condiviso “solo” 20 anni di politica di Gerosolimo, qualche anno della Casini (in una campagna elettorale dove Gerosolimo era il meglio di tutti) e qualche anno prima con un altro noto politico locale del quale la redazione prima poi in-formera’ i suoi attenti e imparziali lettori…poveri noi

  2. Sulmona Libera | 13 Ottobre 2021 at 15:45 | Rispondi

    dai che manca poco alla batosta finale. tutti insieme li rimandiamo a casa con la stessa baldanza con cui si professavano vincitori già dalla scorsa estate. UNITI PER DI PIERO SINDACO. andiamo a votare tutti, diamo un segnale forte al territorio che Sulmona è tornata.

  3. Sandro De Panfilis | 13 Ottobre 2021 at 16:28 | Rispondi

    Analisi impeccabile!!
    Non resta che esprimere il proprio giudizio nelle urne.
    Convintamente Di Piero!!!!

  4. … la batosta è tutta per Sulmona… è FI-NI-TA, la discesa è inarrestabile e diventerà disastrosa a prescindere dalle facce e dai colori politici:
    https://www.tuttitalia.it/abruzzo/20-sulmona/statistiche/indici-demografici-struttura-popolazione/

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