Solo qualche tempo fa la truffa era riuscita anche a Roccacasale dove a cadere vittima dei malviventi era stata un’anziana che nel suo caso aveva ceduto circa 1,7mila euro. A Pacentro a nulla è valsa la mobilitazione dei carabinieri contattati non appena l’anziano si è reso conto che all’interno della scatola non c’era proprio nulla.
Situazioni difficili da gestire per le forze dell’ordine, insomma, che raccomandano, oltre a diffidare di tale richieste, anche di essere contattate nell’immediato. E’ questa l’unica soluzione, oltre ad una certa preparazione, per evitare che fatti simili possano accadere di nuovo. Difficilmente, infatti, si riescono ad intercettare i truffatori che paiono molto avvezzi all’uso dei cellulari riuscendo, tuttavia, a non essere intercettati. Il caso dell’arresto a Sulmona, infatti, può rappresentare un colpo di fortuna perché la vittima era la suocera di un ispettore di polizia, quindi già preparata a questa tipologia di truffa.
Il giochetto dei truffatori, poi, pare muoversi ad ampio raggio nella consapevolezza che prima o poi qualcuno cadrà nel tranello. I malfattori non puntano a più colpi, ma sicuramente mettono in atto diversi tentativi che permettono loro, giocando di probabilità, di riuscire almeno in uno.
Simona Pace
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