L’autostrada del Tratturo Magno, la Cgil: “Nessun miglioramento sull’A24 e A25”

Un grande Tratturo Magno, altro che autostrada, altro che messa in sicurezza: i commissari e il gestore pubblico non sono riusciti a fare dell’A24 e A25 una strada sicura.

La Cgil rompe il silenzio e chiede il pedaggio del fatto e soprattutto del non fatto.

“Constatiamo ad oggi cantieri bloccati in rimpalli di responsabilità previsti e prevedibili – scrive il sindacato -. Nessun cambio di passo in investimenti, precariato come forma prevalente di gestione dell’infrastruttura, disimpegno degli attori pubblici rispetto agli impegni previsti in apposito Protocollo di intesa tra Anas, MIT e parti Sociali firmato oramai lo scorso 5 agosto . Rivendichiamo la necessità che il Gestore pubblico si adoperi, nell’immediato alla risoluzione delle problematiche per le quali è stato investito, con un’attenzione particolare alla salvaguardia dei livelli del servizio reso e della necessaria stabilità e consistenza occupazionale che tale obiettivo richiede”.

Ad un anno dalla decisione di rimettere nella mani di Anas l’arteria principale di collegamento tra l’Abruzzo e la Capitale, insomma, secondo la Cgil “nessun effetto concreto a favore dei cittadini utenti dell’infrastruttura delle lavoratrici e dei lavoratori come auspicabile e sperato. Rispetto ai ritardi manutentivi si aggiungono oggi difficoltà di iniziativa e incertezze normative che producono nei fatti il blocco di ogni azione di efficientamento ed investimento. Il risultato che gli utenti colgono è un lungo tratto, più di 50 chilometri, a singola carreggiata”.

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