Niente quadri di Pallozzi e Picini: percorso ad ostacoli per il Museo del Realismo

Rischia di affossarsi, prima ancora di nascere, il Museo del Realismo di Sulmona: un presidio culturale unico nel suo genere in Italia (e tra i pochi in Europa), già finanziato dalla Regione con una legge triennale di 300mila euro e per il quale, proprio oggi, scadranno i termini per la presentazione delle domande al fine di ricoprire il ruolo di membro del Cda per conto del Comune di Sulmona che dovrebbe far parte della Fondazione MIR promossa dalla Regione stessa.

Dopo l’annullamento in autotutela della delibera di adesione alla Fondazione da parte del Comune, che si è accorto solo dopo che l’adesione andava fatta dal consiglio e non dalla giunta, con la necessità di prevedere anche costi e poste in bilancio, infatti, sono gli eredi di quelli che dovrebbero essere i principali protagonisti del museo, e per il quali il museo è stato pensato, a “boicottare” l’idea.

Tanto gli eredi di Italo Picini, quanto quelli di Gaetano Pallozzi, maestri del Realismo sulmonese, infatti, hanno già annunciato che loro non metteranno a disposizione le opere dei loro congiunti e si opporranno anche al trasferimento delle opere già cedute al Comune nella nuova struttura.

“La famiglia Pallozzi non metterà a disposizione opere d’arte della collezione privata di Gaetano Pallozzi per la realizzazione del Museo del Realismo – scrive Mariolina Pallozzi – ma soprattutto vigilerà sulle tre opere d’arte che nostro padre ha donato al Comune di Sulmona per arricchire ulteriormente la Pinacoteca Civica”. Più duro e diretto Marco Picini, nipote di Italo e presidente della neonata associazione “Italo Picini”: “Chiedo che il sindaco riveda, non solo tecnicamente attraverso annullamento in autotutela della delibera per l’adesione alla fondazione del Mir, la sua volontà di aderire al progetto del museo, fallace nelle sue fondamenta, che così strutturato risulta essere uno spot elettorale, piuttosto che un museo del realismo – scrive Picini -. Auspico ed invito tutti i consiglieri comunali, che dovranno esprimersi in merito sulla questione nel prossimo consiglio comunale, ad approfondire le tematiche che ho posto e ad agire con coscienza e responsabilità, evitando un inutile sperpero di risorse pubbliche andando a creare il museo dell’irrealismo”.

Le contestazioni di Picini sono rivolte innanzitutto alla scelta della sede, la ex Comunità montana, non conforme agli standard e con evidenti limiti di barriere architettoniche, limiti per superare i quali probabilmente non basterebbero i soldi già stanziati dalla Regione.

“Siete certi che gli eredi degli artisti Picini e Pallozzi non coinvolti in questo progetto metteranno a disposizione le loro opere? – pone la domanda retorica Picini -.Quali quadri verranno messi nel MIR e a quale costo? Su questo potrebbe rispondere sicuramente anche l’On. Vittorio Sgarbi che di certo ha una visione più chiara sugli effettivi costi di realizzazione, gestione del museo e sull’acquisizione delle opere”. 

Il presidente dell’associazione Picini, d’altronde, ha più di un sassolino da togliersi dalle scarpe, visto che il progetto del museo era nato da lui e visto che dal progetto è stato escluso, costretto persino a lasciare una riunione convocata qualche anno fa: “Il professor Raffaele Giannantonio minacciò, non gradendo la mia presenza, di non tenere la conferenza – ricorda Marco Picini -. Signorilmente, per non creare problemi, evitai di partecipare all’incontro a cui ero stato regolarmente invitato. Vorrei conoscere le motivazioni che hanno portato a coinvolgere il professor Giannantonio alla realizzazione del MIR – aggiunge -, forse per risultati ottenuti come presidente del comitato tecnico scientifico per ‘Sulmona capitale della cultura’? Oppure per la direzione che gli è stata affidata di ‘Spazio Ovidio’, chiuso e aperto lo stesso giorno?”.

Se la gestazione del MIR è stata faticosa, con i 4mila emendamenti presentati alla legge regionale proposta dalla consigliera Antonietta La Porta prima che venisse approvata, insomma, ancor più difficile appare il suo “svezzamento”; tanto più se non si ha “pappa” da mettere nel piatto.

10 Commenti su "Niente quadri di Pallozzi e Picini: percorso ad ostacoli per il Museo del Realismo"

  1. sinceramente preferisco evitare certi personaggi, arroganti, saccenti e offensivi , non sono degni di stima o di attenzione alcuna.

  2. W la fica

  3. SalviamoSulmona | 4 Agosto 2023 at 07:19 | Rispondi

    In questa città come al solito, c’è sempre chi rema contro le iniziative. Mai che si riesca a portare avanti qualcosa senza che si creino ostacoli.
    È un’abitudine autolesionista tutta sulmonese che si perpetua nel tempo.
    Mettete da parte i capricci e pensate ad un bene superiore che è la città di Sulmona piuttosto.
    Se il museo non si farà a Sulmona, state pur tranquilli che lo faranno da qualche altra parte e noi avremo perso l’ennesima occasione.

  4. L'invidia Sulmonese | 4 Agosto 2023 at 07:23 | Rispondi

    Ecco perché non si riesce mai a realizzare nulla a Sulmona

  5. forse faleno non si riferiva all’idea , pregevole e che spero venga portata avanti, forse si riferiva all’accostare taluni personaggi mediatici alla cultura. il trash non avvicina la gente.

  6. SalviamoSulmona | 4 Agosto 2023 at 11:12 | Rispondi

    Sulmona non si può permettere il lusso di snobbare personaggi sia pur controversi come Sgarbi. È comunque una persona che potrebbe farci aprire delle porte. A noi interessa la città di Sulmona, il resto sono chiacchiere che non servono alla causa della città. Non facciamo i soliti sulmonesi di cui abbiamo pieni le paxxe.

  7. Come al solito! Purtroppo queste persone pensano al proprio ignorante tornaconto, non pensando minimamente agli artisti loro avi di cui dovrebbero rispettare la memoria e che si staranno girando nella tomba! Povera Sulmona! Spero non sia un’altra occasione persa, ma non credo, ci sono tanti opere di tanti altri artisti che rappresentano il neorealismo! Ricordiamo, solo per iniziare, il Festival dei due mondi!

  8. Festival dei due modi come una delle tante occasioni perse!

  9. Leggo commenti idioti di pecore senza lana!
    Prima di sparlare sulle famiglie di Pallozzi e Picini informatevi su tutti i torti che hanno subito in questi ultimi anni !
    Da Sulmonese e loro concittadino mi vergogno per tutto ciò che glie e’ stato riservato in questi anni !

    • SalviamoSulmona | 5 Agosto 2023 at 14:00 | Rispondi

      “Idioti e pecore senza lana” se li tiene per lei moltiplicati per 10. Sulle ragioni delle famiglie Pallozzi e Picini si potrebbe anche discutere, ma di certo non con lei.

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