Paolucci boccia le nomine dei nuovi manager Asl: “Corsa alla poltrona a 6 mesi dal voto”

E’ una forte bocciatura quella che arriva dal capogruppo del Pd, Silvio Paolucci, in merito alla nomina, ormai prossima, dei nuovi direttori generali della Asl, da parte della giunta regionale. Un incarico della durata di cinque anni che verrà affidato dalla giunta guidata da Marco Marsilio a pochi mesi dal voto del rinnovo del consiglio regionale e della giunta stessa, nel bel mezzo del semestre bianco. Una decisione che lascerà, inevitabilmente, alla prossima giunta l’onere di governare decisione e conseguenze.

“Nomine inopportune – incalza Paolucci -, anche alla luce delle sentenze che hanno pesantemente bocciato le revoche fatte da Marsilio a due manager di Pescara (Mancini e Testa, ndr.) e al direttore dell’Agenzia sanitaria regionale (Mascitelli, nrd.), obbligando l’Ente a risarcire i professionisti licenziati illegittimamente e in tale direzione mi aspetto che i tavoli ministeriali accendano i riflettori sulle procedure di nomina dei Direttori generali come è sempre avvenuto, così come gli uffici del dipartimento supportino l’esecutivo sull’opportunità delle scelte a un passo dalla fine del mandato. Non è pensabile che i costi di queste si riversino ancora una volta sugli abruzzesi, già oberati da cinque anni di gestione della sanità da parte del centrodestra”.

Lo stesso Paolucci ricorda quando, da assessore alla Sanità, venne diffidato dall’allora consigliere regionale, Mauro Febbo, nel prorogare l’incarico del direttore della Asl di Chieti per dare copertura agli atti di competenza, poiché gli uffici del Dipartimento alla Salute avevano già ritenuto improcedibile la nomina di un nuovo direttore generale a scadenza così ravvicinata dal voto.

“Nonostante la legittimità a procedere – prosegue Paolucci -, mi ritrovai puntato contro l’indice accusatore dell’allora consigliere regionale Mauro Febbo. Indice che però oggi né lui, né altri hanno il coraggio e l’onestà intellettuale di levare verso chi sta per fare scelte inopportune e di potere, pensando più alle poltrone da tutelare e controllare, che allo stato in cui versa la sanità regionale”.

“Al posto di fare due pesi e due misure – conclude l’esponente dem -, Marsilio si applichi per affrontare i problemi della sanità regionale, che sono tanti e seri e che durante i suoi cinque anni di governo sono rimasti tutti irrisolti: rete ospedaliera  ancora sulla carta; risorse lasciate dal centrosinistra ancora giacenti e in attesa degli atti per poter essere impiegate; prestazioni sanitarie in picchiata del 25 per cento; costi della mobilità passiva in aumento, già oltre i 92 milioni di euro; rete dell’emergenza delle aree interne smantellata e i Pronto soccorso trasformati in trincea a causa della mancanza di potenziamenti e riorganizzazioni solo annunciate da chi governa. La corsa al toto-manager è iniziata in dirittura d’arrivo della legislatura regionale e tutti zitti e allineati per quella che sarà una riffa che nulla ha a che vedere con la qualità della sanità regionale, pesantemente scaduta e a rischio, scelte che pagheranno gli abruzzesi, gli stessi che pagheranno le revoche illegittime dei manager Mancini e Testa e del direttore dell’Asr Mascitelli”.

1 Commento su "Paolucci boccia le nomine dei nuovi manager Asl: “Corsa alla poltrona a 6 mesi dal voto”"

  1. antonello da messina | 11 Agosto 2023 at 09:28 | Rispondi

    AWA ALLA CAS TAT PIRD ANDò WUE CU PD LA ROVIN DE LA SINISTR

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