Satic sempre più fuori dal Palazzo, la Cgil: “Convocare il tavolo regionale”

Che le promesse e le proposte si trasformino in fatti: la Cgil chiede così al vice presidente della Regione Giovanni Lolli, all’assessore Andrea Gerosolimo, al consigliere Pierpaolo Pietrucci, al presidente della Provincia Antonio De Crescentiis e al sindaco Annamaria Casini, di attivare subito “stante il perdurare della attuale situazione e considerato che ad oggi nessun ulteriore atto amministrativo è stato adottato” il tavolo regionale per venire a capo della vertenza della Satic, la cooperativa di servizi che da quasi due settimane occupa l’Aula di palazzo San Francesco.
“Va ricordato che i lavoratori coinvolti – scrivono Anthony Pasqualone e Francesco Marelli -provengono, per la stragrande maggioranza, dagli ex lavoratori socialmente utili oltre che dalle mobilità e che gli stessi da oltre 20 anni garantiscono, con le professionalità acquisite, il proprio servizio al Comune di Sulmona”.
L’annuncio del Comune di voler assumere personale esterno per coprire i fabbisogni dell’ufficio sisma in particolare, ma anche dell’ufficio tecnico, d’altronde, è un ulteriore campanello d’allarme per la cooperativa che fino al gennaio scorso si occupava del front e back office, svolgendo il suo servizio proprio in quegli uffici che oggi vengono coperti con personale esterno.

Tanto più che in un incontro svoltosi ieri sera a Pescara con il presidente Luciano D’Alfonso, il sindaco avrebbe ottenuto la disponibilità del supporto della Regione: “Voglio ringraziare il presidente e l’assessore (Gerosolimo, ndr) per la disponibilità mostrata nel fornire supporto, dal punto di vista tecnico amministrativo, con personale ad hoc dedicato, in virtù del principio di leale collaborazione tra le istituzioni, per le procedure relative alle gare per i servizi – ha affermato il sindaco Casini – In relazione, inoltre, alle tematiche legate alla ricostruzione e alla prevenzione sismica, la Regione si è impegnata a creare una specifica struttura  finalizzata a snellire le procedure legate all’attività straordinaria connessa e a superare le annose difficoltà dell’attività ordinaria dovute soprattutto ad situazioni di emergenza che affondano le radici nel tempo”.
Il timore, insomma, è che il mancato rinnovo dell’incarico e la mancata indizione delle gare d’appalto, siano dettati da un scelta definitiva di escludere la cooperativa da palazzo San Francesco.
Questo a meno di una settimana dalla scadenza di quasi tutti i servizi gestiti ancora dalla Satic che, dal 6 giugno, resterebbe con il solo appalto, fino alla fine di giugno, del servizio informatico.

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