Si chiama Pierfilippo Mazzagreco, ha 58 anni, ed è il nuovo presidente del tribunale di Sulmona. Il giudice si è insediato formalmente questa mattina con il giuramento a palazzo Capograssi, alla presenza dei colleghi del tribunale e della procura e degli avvocati del Foro. Palermitano, sposato con tre figli, il nuovo presidente del tribunale di Sulmona si trova ad affrontare da subito due criticità non da poco: quella della salvaguardia del presidio sulla carta già chiuso (e con proroga fino al 2022) e quello di una carenza di organico che vedrà nelle prossime settimane il trasferimento di due giudici (Ferruccio e Sodani) e del pensionamento di un altro (l’ex presidente Di Benedetto). “Conto sulla collaborazione dei colleghi per coprire le necessità del tribunale – spiega Mazzagreco – faremo comunque richiesta per l’assegnazione di nuovo personale tramite procedura Mot (quella cioè accelerata per i giudici di prima nomina, ndr). Per quanto riguarda la chiusura del tribunale, sono stato sin dal principio favorevole alla riforma; ritengo tuttavia che ora si sia entrati in una seconda fase – continua il neo presidente – nella quale si può e si deve tener conto delle specificità territoriali. E Sulmona garantisce l’accesso alla giustizia ad una vasta area che va tutelata, perché la distanza fisica dalla giustizia può rappresentare una remora a ricorrervi”.
Proveniente dal tribunale di Ancona, dove ha presieduto la seconda sezione fallimentare, Mazzagreco è consapevole della crisi economica che sta attraversando il centro Abruzzo e dei pericoli che si nascondono in un tessuto economico debole: “Ci vuole un’assunzione di responsabilità da parte di tutti – spiega – oggi lo Stato garantisce strumenti solidi per evitare di cadere nel ricatto dei prestiti usurai”.
L’Abruzzo lo conosce come turista, amante del mare da buon palermitano, è affascinato però anche dalla montagna “ma non so sciare” chiarisce. A Sulmona sta cercando casa: amante della cultura classica il suo primo omaggio è proprio per Ovidio: “Un gigante”.
CIRCOSCRIZIONE UNICA NAZIONALE, Basta questi Pastrocchi ottocenteschi.La Giustizia tutta in rete e processi tutti telematici.
Sìamo d’ accordo ,ma aperto che vuoi restare poi a mezzanotte devi sempre chiudere.
Questo tribunale deve solo chiudere. Ne va dell’essenza della giustizia stessa. Basta studiare un po’ di psicologia sistemica, anche senza prendere una laurea come ho fatto io magari, ma solo riflettendo dalla “confusione e scivolamenti di contesti” propri di questo tipo di amministrazione della giustizia. Leggere Bateson
Forse hai studiato troppa psicologia sistemica..e ‘ sei entrato nella confusione e scivolamenti di contesti’ chiedo per un mio amico laureato in giurisprudenza alla Sapienza..
Certo, per quell’amico che deve fare 4 minuti a piedi per arrivare in Tribunale. Non sono io che faccio confusione, ma tu che sei un coglione