Camminatori contro i rifiuti

 

(foto di Daniela Di Bartolo)

Sono giorni duri per la Valle Peligna. Da quando la raccolta porta a porta si è diffusa su tutto il territorio non lasciando fuori nessuno e eliminando, di buona lena, tutti i cassonetti, i rifiuti sono aumentati in zone ed anfratti isolati. Lì dove c’è un affaccio basta guardare giù e si scorge un mondo, di rifiuti. I cittadini, insomma, sembrano ben lontani dal quel minimo di impegno necessario a mantenere il proprio luogo un luogo pulito e rispettato. A Sulmona non è difficile incappare in buste della spazzatura lasciate qua e là in città, mentre tutto intorno buste e bustine la fanno da padrone.

A far da contraltare all’inciviltà di molti, fortunatamente, c’è il buon senso di pochi, quelli che amando la natura, o comunque avendo un minimo di rispetto per la propria terra cercano di contrattaccare l’imperante inciviltà sacco alla mano. Tra loro si fa sempre più forte il fenomeno dei camminatori dei rifiuti, quelli cioè che alla quotidiana passeggiatina accompagnano un po’ di volontariato raccogliendo i rifiuti che lungo il percorso incontrano, e non sono pochi.

A segnalare che qualcosa è cambiato non sono solo quei pochi “sensibili visionari”, ma anche qualche turista tedesco che, si sa, è abituato a tutt’altro rigore in casa propria. E se ne sono accorti, ovviamente, i raccoglitori di erbe spontanee, quelli che in zone isolate ci passeggiano continuamente. “Io quando raccolgo more faccio sempre uno scambio con la Natura e poi porto i sacchi al centro raccolta, è un lavoro infinito ma non si può vedere ed andare oltre!racconta Daniela Di Bartolo, raccoglitrice. E non è l’unica. Dal casale De Marinis, lì dove nacque Gaspare, noto garibaldino e anarchico della nostra terra, c’è Simona che vive a Roma, ma ha conosciuto ed imparato ad amare la Valle Peligna. Anche lei, afferma, di voler entrare a far parte dell’esiguo esercito dei camminatori, perché da qualche parte si deve pur iniziare. Solo lo scorso anno il Comune di Roccacasale premiava una signora di origine roccolana che, ogni volta che rientra in paese, unisce l’utile al dilettevole ripulendo strade, sentieri e percorsi.

A rischio, in effetti, c’è molto. C’è si l’ambiente, l’ecologia, la sostenibilità, il rispetto per la Terra, ma c’è anche un discorso a tratti economico legato principalmente ad una vetrina turistica che, al momento, è giusto un po’ appannata. Davanti ad un negozio in queste condizioni non si fermerebbe, né entrerebbe nessuno. Non un bel biglietto da visita, insomma, per quella Valle Peligna dal destino turistico.

Qualche amministratore, intanto, ricorda che esistono dei calendari per la raccolta dei rifiuti e che questi, diversamente da prima, li passano a ritirare sotto casa, neanche più l’impiccio di arrivare al cassonetto. Per il resto esistono le varie isole ecologiche gratuite, per gli ingombranti basta chiamare il Cogesa che fa tutto da solo. Insomma, non c’è giustificazione all’inciviltà e al caos dei rifiuti, basta solo lo sforzo di fare una chiamata, un click per informarsi o chiedere al vicino.

Simona Pace

 

 

Commenta per primo! "Camminatori contro i rifiuti"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*