Come fosse Legoland: la puntata di Technogreen sull’edilizia sostenibile

Si portano quasi venti anni e “giocano” a fare le costruzioni come fossero a Legoland: Luca Geminiani, 34 anni, le casette in legno si divertiva a farle da quando era piccolo nelle campagne di Pratola Peligna con i suoi amici. “Poi diventavano case per galline”, racconta. Giorgio Pitassi, che di anni ne ha 51, invece, del legno si è innamorato più o meno nello stesso periodo, ma dai banchi dell’Università di Ingegneria dell’Aquila, quando nel 2001 si laureò con una tesi in recupero e conservazione delle strutture lignee del Palazzo Ducale di Tagliacozzo. “Ho cominciato a progettare case in legno – racconta Pitassi – non solo per la sicurezza sismica, ma soprattutto per l’efficienza termica ed energetica. E’ stato sempre un mio pallino realizzare abitazioni energeticamente autonome e sostenibili”.

Un giorno, poi, si sono incontrati, in una di quelle alchimie tra università e lavoro che, nonostante tutto, qualche volta funzionano: Luca, anche lui ingegnere, va a fare il tirocinio da Giorgio e tra i due scatta subito l’intesa. L’ingegner Geminiani passa da tirocinante a dipendente e poi, nel 2016, a socio. “Ho voluto investire su Luca – racconta Giorgio Pitassi – coinvolgerlo in modo diretto, riconoscergli l’impegno che aveva messo sul lavoro quando era tirocinante e restava fino a tarda sera a condividere con me i progetti”.

In due è più facile anche farsi coraggio: nel 2016, così, fanno un passo in avanti e fondano Technogreen. Mettono insieme una piccola squadra di operai, qualche mezzo e notti lunghe.

“La scarsità di maestranze e competenze nel settore dell’edilizia del legno – raccontano – ci ha spinto a fare e proporre le abitazioni chiavi in mano: dalla progettazione alla realizzazione. E’ un materiale che ti permette di essere molto elastico e rapido: la fase di progettazione è quella più importante e difficile, poi la realizzazione è rapida, in tre, quattro mesi si riesce a tirar su pezzo pezzo. Come un Lego”. Solo a Sulmona e dintorni ne hanno tirate su una decina. Questa volta non per le galline, ma per ospitare in modo sicuro ed energeticamente indipendente – “lavoriamo il più possibile con il fotovoltaico” – famiglie di umani.

La svolta, però, arriva con il Superbonus 110: “Lo ricordo come ora quel giorno di marzo del 2020 – racconta Pitassi – il piano di Conte era rivoluzionario, perché avrebbe fatto fare uno scatto di sostenibilità energetica al Paese. E noi, per gli studi fatti e l’esperienza acquisita, eravamo già pronti. Dalla progettazione alla realizzazione”.

Così un po’ con Technogreen, un po’ appoggiandosi a subappaltatori, hanno realizzato una ventina di case e sei condomini; “prendendoci spesso dei rischi per i crediti incagliati – spiegano – ma abbiamo preferito non incassare i nostri compensi, piuttosto che non pagare fornitori e operai. La soddisfazione dei lavori fatti e dei benefici apportati sul comfort e i risparmi in bolletta dei clienti, è già di per sé molto appagante”.

Oltre al business, ovviamente: un fatturato che quest’anno si chiuderà con oltre 1,6 milioni di euro (circa il 10% in più dello scorso anno) e un mercato, sono sicuri i due ingegneri, che la fine del Superbonus forse allenterà un po’, ma che è destinato comunque a tenere banco.

“Il tema delle case energeticamente efficienti è un tema globale e irrinunciabile – spiegano i due ingegneri – è una direzione obbligata”.

E loro si preparano: ai sei operai già assunti, oltre a loro due, Technogreen spera presto di aggiungere almeno altre due maestranze e di acquistare una piattaforma, un camion e una gru. Per questo ha presentato un progetto per il bando regionale a valere sui fondi FSE 21/27 (i famosi 40 milioni di euro per le imprese) per 350mila euro, finanziati al 50%.

“Aspettiamo a breve la graduatoria – spiegano – stiamo studiando l’applicazione anche di altri materiali innovativi nell’edilizia: pareti già isolate che, come il legno, si montano prefabbricate, ad incastro”. Come fosse Legoland.

7 Commenti su "Come fosse Legoland: la puntata di Technogreen sull’edilizia sostenibile"

  1. Gianluca Lavalle | 22 Dicembre 2023 at 02:11 | Rispondi

    Complimenti ai due soci di Technogreen, che, anche rischiando in proprio (come fa ogni buon imprenditore), puntano su un settore aperto ed in crescita, quale quello dell’edilizia ecosostenibile ed ecocompatibile.
    Bravissimi ancor più perché ci portano un’altra buona notizia nella nostra zona, nella quale gente coraggiosa e di buona volontà giornalmente – e fortunatamente – crede e lavora.
    Non guardiamo solo chi va; guardiamo anche, e soprattutto, chi torna e chi resta.
    Ed impariamo anche a guardare ed a cercare sempre più le realtà positive e le “buone notizie”: sono tante, sono – a ben vedere – la maggioranza, e sono quelle che, instancabilmente ogni giorno, mandano avanti un Paese.

    • Salvatore Di Bacco | 22 Dicembre 2023 at 09:53 | Rispondi

      Concordo in toto ed è importante far emergere le professionalità che questa valle ha in se. Un applauso meritato a tutti coloro che si propongono e danno nel nostro territorio.

  2. Le graduatorie sono già uscite.

  3. Complimenti! Purtroppo questo sciagurato Paese si è fatto soffiare sotto il naso l’unica vera opportunità di mettere in sicurezza le proprie case. Il Superbonus 110 aveva sicuramente delle criticità, ma rivisto e corretto, sarebbe stato un volano positivo per l’economia italiana e locale. È mancato il controllo pre e post lavori. Poi si da, dove ci sono denari ci sono ladroni … ma anche tanta gente lungimirante e perbene! Ma purtroppo siamo in mano a Meloni e famiglia !!!

  4. Erano queste le aziende serie pulite e innovative che voleva portare il super bonus 110 .
    Una norma lungimirante e necessaria nel nostro paese post Covid !
    Purtroppo per colpa della zozzeria e del malaffare dilagante in Italia a farne le spese sono imprese come questa e sopratutto l unico partito che ha provato a fare leggi rivoluzionarie :il movimento 5 stelle .
    Tutto il resto è campagna elettorale Meloniana ….che punta a screditare una delle leggi che stava davvero rivoluzionando il sistema paese ….andavano serrati i controlli a tappeto non interrompere tutto all’improvviso mettendo nei guai solo la gente onesta .
    Comunque complimenti a questa ditta

  5. Scarica barile | 22 Dicembre 2023 at 10:54 | Rispondi

    Già, complimenti a chi lavora anche tra mille difficoltà.
    Pur con tutti i limiti, gli errori, la sottovaluazione della “mentalità” tipica di tanti “onesti” italiani e altre varie criticità, le intenzioni del Superbonus erano buone: mettere in sicurezza i cittadini che vivono nelle zone a rischio sismico, risparmiare sui consumi di energia elettrica e di conseguenza tutelare l’ambiente, promuovere un forte impulso nell’economia…
    Ora invece, quelli che sono al governo, con la solita coerenza di cui sono capaci, dopo averla in precedenza, pubblicamente ritenuta una misura utile, utilizzano quella stessa misura solo per punire i cittadini che ci hanno creduto e ne fanno strumento utile per l’esercizio di cui sono maestri :lo scarica barile, con cui andranno avanti per tutta la legislatura.
    Dooo un anno e mezzo e un esercizio del potere illimitato, la colpa di ogni problema continua ad essere sempre degli altri.
    Troppo ingenui in minoranza : utilizzando lo stesso atteggiamento, potrebbero sostenere che tutti i problemi che si sono trovati ad affrontare quando erano al governo, sono quelli ereditati dagli stessi che governano ora.
    Infatti, dopo aver governato vari anni lasciarono un paese a rischio default e sull’orlo del fallimento e fu necessaria una manovra “lacrime e sangue” per potersi riprendere.
    Ora l’unica priorità italiana è il fantastico Ponte sullo stretto.
    Mi auguro davvero che sia un’opera utile per tutti i siciliani e non solo a una “piccola parte” di siciliani.

  6. Scarica barile | 22 Dicembre 2023 at 12:30 | Rispondi

    … Sono stati quelli ereditati…

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