Dramma a Corfinio: non solo coltellate. Domani l’autopsia

Non sarebbe stata colpita solo con un coltello da cucina, Maria Pia Reale, la sessantottenne ex maestra di Corfinio, uccisa ieri mattina dal marito, Enrico Marrama, settanta anni, nell’abitazione di via Popedio nella quale risiedevano da un anno circa.
Sono queste le prime evidenze dei rilievi fatti ieri sul posto dai carabinieri, dal sostituto procuratore della Repubblica Aura Scarsella e dal medico legale Ildo Polidoro.
La donna presentava infatti diverse lesioni, da taglio e non, sparse su tutto il corpo e in particolare in viso. Una violenza quella del marito, poi suicidatosi con un coltello da cucina, che ha ridotto la donna ad una maschera di sangue, tanto che le operazioni di ispezione sul corpo non sono state possibili ieri per la necessità di dover ripulire la salma.
Domani, però, la dinamica dell’omicidio-suicidio potrebbe essere più chiara: la procura della Repubblica ha già disposto infatti l’autopsia che si terrà domani appunto, sia sul corpo della donna che su quello del marito.
Nelle prossime ore dovrebbero poi essere ascoltate alcune persone, tra cui il figlio della coppia che ieri tornando a casa per ora di pranzo si è trovato davanti agli occhi un vero e proprio massacro e che poi ha trasportato personalmente il padre ferito, con ancora la lama del coltello nell’addome, all’ospedale di Sulmona, dove Marrama è morto qualche ora dopo.

5 Commenti su "Dramma a Corfinio: non solo coltellate. Domani l’autopsia"

  1. Questo accanimento sui particolari, senza pensare ai parenti e vicini delle vittime e che nulla aggiunge all’epilogo della vicenda, conferma puntualmente tutto quel che si dice sui giornalisti e sui pubblicisti di questa città. Spero che le vostre anime trovino presto la pace e il rispetto dovuto per chi soffre. Anche la vostra, in fondo, è una forma di manifesta sofferenza.

    • gentile Carlo, il suo commento nulla aggiunge alla storia del giornalismo, che è fatto di regole e deontologia professionale. Che lei evedientemente, non conoscendole, non può neanche censurare. Non c’è nessun accanimento di particolari (altrimenti avremmo dovuto descrivere la scena del crimine con dovizia di particolari), ma elementi utili ai fini investigativi e di ricostruzione del fatto di cronaca. Quello che deve fare il giornalismo.

    • Bravissimo!

  2. Bravo!!! ma purtroppo le tue parole saranno vane!!’

  3. Bravo!!! ma purtroppo le tue parole saranno vane!!’

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