Il gioiello di Orsini e la rivoluzione magnetica

Il brevetto è tutto sulmonese ed è destinato a rivoluzionare il campo della dermopigmentazione applicata a fini “medici”, ma anche e soprattutto estetici. Ennio Orsini, professionista del settore di fama mondiale, ha presentato così a Berlino, nell’ambito dell’annuale congresso internazionale di settore conclusosi ieri, il suo “gioiello”, è proprio il caso di dire, ovvero l’invenzione con la quale i “tatuaggi” passano dall’essere da effetto tridimensionale a strumenti per il tridimensionale vero e proprio.

Si tratta nella sostanza di un pigmento magnetico che inciso sotto pelle permette di applicarvi sopra un magnete che, a seconda delle esigenze, può reggere “in modo stabile e del tutto realistico” ciglia, capezzoli o anche gioielli.
“Chi per una alopecia o per una chemioterapia ha perso le ciglia – spiega Orsini – potrà con questo metodo ricostruirle in tre dimensioni. O ancora chi ha subito una mastectomia a causa di un tumore, potrà avere di nuovo un capezzolo tangibile, oltre che visibile, con l’applicazione di una protesi in silicone che sarà stabilmente attaccata al seno grazie a questo inchiostro magnetico”.

Un brevetto che però promette applicazioni molto più ampie, anche e soprattutto nel campo della moda: “Abbiamo fatto un accordo con Swarovsky – continua Orsini – per la realizzazione di una serie di gioielli compatibili con questo metodo che si chiameranno Magttoo. In pratica con un semplice punto disegnato sulla pelle, sarà possibile vestire gioielli in tutte le parti del corpo, senza necessità di fori o di collane, ad esempio, per indossare un ciondolo”.

All’evento berlinese hanno partecipato circa trecento operatori del settore provenienti da tutto il mondo e il brevetto di Orsini è stata senza dubbio la proposta dell’anno: “L’interesse è stato altissimo – aggiunge Orsini – e siamo pronti a lanciare la linea in tutto il mondo”. Per segnare la scoperta Orsini ha anche presentato un libro “Dermomagnetismo” (in italiano e inglese), edito da Lupieditore, per raccontare un percorso professionale e creativo che lo ha portato ad essere un protagonista indiscusso del settore.