Palazzo Portoghesi. Vittorio Masci difende l’intervento del consigliere regionale Verrecchia

“Non è certo colpa del consigliere Verrecchia se tale problematica viene affrontata nel pieno della campagna elettorale perché è stato il sindaco di Sulmona a sollecitare l’intervento degli amministratori regionali”. Così il capogruppo di Fratelli D’Italia al Comune di Sulmona Vittorio Masci risponde al candidato consigliere regionale del partito democratico Guido Angelilli che aveva bollato come “intervento elettorale”quello del consigliere regionale FdI a proposito di palazzo Portoghesi. Una struttura chiusa per inagibilità sulla quale Verrecchia è intervenuto auspicando un’urgente riapertura per restituire una sede all’Agenzia di Promozione Culturale Apc e all’annessa biblioteca regionale. Un edificio dal “rilevante valore architettonico – continua il capogruppo FdI – per il quale occorrono risorse che devono provenire da autonomo finanziamento” per cui lo stesso Verrecchia ha promesso il suo impegno.

Tutto questo, spiega Masci, a seguito della richiesta da parte del sindaco di Sulmona di “sensibilizzare nella nostra veste le forze di maggioranza della Regione Abruzzo perché si intervenisse al più presto su palazzo Portoghesi”. Richiesta pervenuta in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale quando il primo cittadino allo stesso Masci e al consigliere comunale di Forza Italia si era rivolto per sollecitare un intervento regionale.

Per questo continua Masci “ho letto con stupore l’intervento del sindaco di Pacentro che, ovviamente non è a conoscenza né sul punto si è confrontato con il suo partito” di quanto accaduto in consiglio comunale e che spiega i tempi dell’intervento di Verrecchia, un consigliere che “ha sempre dato rapide risposte e soluzioni e – conclude Vittorio Masci – sono certo che saprà farlo anche in questo caso”.

6 Commenti su "Palazzo Portoghesi. Vittorio Masci difende l’intervento del consigliere regionale Verrecchia"

  1. L'Abruzzo interno abbandonato | 21 Febbraio 2024 at 08:49 | Rispondi

    Bene, aspettiamo fiduciosi…gli sono rimasti 20 giorni

  2. Spero che stavolta non siano solo chiacchiere…elettorali

  3. Non è un caso…. è stata necessaria la “spinta richiesta” del Sindaco di Sulmona, in prossimità delle elezioni regionali e quindi, a quanto pare è a lui riconducibile l’inezia della Regione in questi quasi passati 7 anni.
    Fortunatamente c’è chi in Regione del “FU” Centro Servizi Culturali, ne riconosce il “rilevante valore architettonico”, ma non il valore “culturale e di servizio” per la città, e che non se ne è minimamente preoccupato in questa legislatura lunga ben 5 anni, per stranamente aver “risvegliato il ricordo” in questa scialba campagna elettorale.
    Fanno meglio coloro che lavorano con il solito metodo del porta a porta, quantomeno per non esporsi e infangare ulteriormente il nome in questi 5 (+5) anni persi nella vergogna dell’immbilismo e del nulla prodotto per il loro territorio.

  4. Strana questa città.
    L’Avv. Masci afferma di essere stato interessato dal Sindaco, unitamente alla consigliera La Porta, per la soluzione del problema Centro Servizi Culturali.
    Poi un amico per telefono, mi informa, che altrove ci si scaglia contro il Sindaco perchè non coinvolge la minoranza.
    Pesante sopportare l’oblio per se stessi e per “l’amica”.
    Verrecchia ha preso impegno formale, vedremo se manterrà la parola.

  5. Sulmona che spera | 21 Febbraio 2024 at 14:44 | Rispondi

    Votate Rossi e finiscono le chiacchiere

  6. Vittorio Masci | 22 Febbraio 2024 at 15:50 | Rispondi

    Signor Realista perché non si informa prima di parlare. È vero che ho lamentato al Sindaco di non coinvolgere l’opposizione perni problemi principali della città e proprio dietro questa critica il Sindaco mi ha invitato ad interessarmi del problema in Regione, cosa che ho puntualmente fatto prima parlando con gli uffici tecnici regionali e poi coinvolgendo il capogruppo di FDI. L’amico che l’ha informata non è stato rispettoso della verità e mi spiace. Cerchiamo di lavorare nell’interesse della città tutti, senza spaccarci per ogni cosa

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