Piscina comunale, le domande dei genitori degli atleti

A prendere parola sulle vicissitudini che vive la piscina comunale sono i genitori dei ragazzi che vi svolgono attività agonistica ognuno nelle rispettive categorie a partire dai più piccoli della pre agonistica, gli esordienti, i ragazzi,i Cadetti, il salvamento, la pallanuoto, i master, il nuoto disabili.  Ragazzi e ragazze che vedono la piscina un po’ come la loro seconda casa, perché lì vi passano dopo la scuola circa 2 ore al giorno di allenamento abbastanza intenso.

“Dopo la chiusura forzata del Covid – scrivono i genitori – adesso non sappiamo dove, come e quando i nostri ragazzi potranno cominciare ad allenarsi di nuovo e a svolgere al meglio la loro attività. Mentre altre realtà hanno ripreso gli allenamenti loro si trovano in un limbo e non sappiamo cosa fare. Cosa faranno i nostri ragazzi che sono tesserati per altri tre mesi con il centro nuoto Sulmona? La società per il quale sono tesserati vista la situazione burocratica che si è venuta a creare cosa ha intenzione di fare? Si calcoli che più si è fermi e più tempo ci vuole per riportare il loro corpo in forma, e sinceramente dopo tanti anni di sacrifici dei nostri figli ma anche nostri che li supportiamo sia economicamente che mentalmente, non vogliamo assolutamente che questa loro passione svanisca nel nulla”.

Concludono i genitori sostenendo che attendono con ansia risposte da tutti gli attori della storia, società e soprattutto Comune.

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