Tra incivili e virtuosi: storie di discariche, rifiuti abbandonati e di chi li raccoglie

Oltre 7 chili tra plastica e alluminio, 17 chili di vetro, 4 di abiti, quasi altrettanti di carta, 18 di gomma e 43 di acciaio di cui 39 di filo spinato, per un totale di circa 89 chili di rifiuti. E’ l’amaro bottino dell’operazione ecologica messa a segno ieri ad Anversa degli Abruzzi da parte di un gruppo di volenterosi. Tutto materiale conferito poi presso l’isola ecologica del paese. Un gran bel lavoro che, probabilmente, dovrebbe svolgersi più spesso e in diversi luoghi del territorio perchè l’inciviltà, purtroppo, tarda a tramontare.

Esempi di discariche sono all’ordine del giorno, discorso sempre attuale, paradossalmente una tematica sempreverde. L’ultima arrivata, nascosta probabilmente ai più, è quella che si trova lungo la zona pedemontana delle Marane, poco oltre la chiesetta della frazione sulmonese, quando le strade si fanno meno accessibili e l’abbandono libero. Un repertorio classico. Come classico è il materiale abbandonato: rifiuti di tutti i tipi con l’elemento elettrodomestico pronto ad attirare l’attenzione perchè televisori, frigoriferi, vecchie cucine e chi più ne ha più ne metta sono sempre presenti pronti a deturpare paesaggi.

E’ il caso anche dei resti di materiale edilizio che sarebbe dovuto servire al progetto di via Gorizia poi trasformatosi nel tempo ed ora in attesa che l’amministrazione comunale risponda ad alcune osservazioni fatte dal Genio civile. Muri di ferri, arrugginiti  negli anni, sono stati quasi completamente ricoperti dalle piante. Nell’ambito del nuovo progetto di riqualificazione, tuttavia, con risorse in economia, l’area dovrebbe essere bonificata. In quanto a tempistiche non ci si sbilancia, l’auspicio del vice sindaco Nicola Angelucci e quello di avviare i lavori entro il 2019.

Simona Pace

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