Canile, animalisti chiedono l’accesso agli atti

Vuole andare fino in fondo Gabriele Bettoschi, esponente della Tutela Diritti Animali, in merito al caso creatosi attorno alla gestione del canile di Sulmona. Non basta la protesta della scorsa domenica, quando trenta manifestanti di sette associazioni per la tutela degli animali si sono dati appuntamento davanti ai cancelli, chiusi, della struttura in località Noce Mattei. Ora arriva la richiesta di accesso civico agli atti che gravitano attorno all’impianto in via Vicenne.

Le richieste inoltrate da Bettoschi al Segretario, Giovanna Di Cristofaro, e al Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza, sono riassumibili in otto punti. Anzitutto capire quali siano stati gli interventi conclusivi che hanno riguardato il canile sulmonese, come riportato nella determina del 7 giugno 2021, e di quali operazioni sia stata oggetto la struttura prima di tale data.

L’esponente di Tutela Diritti Animali ha richiesto i rilievi e le prescrizioni che Comune e attuale gestore hanno ricevuto dai Nas; l’eventuali sanzioni; l’avvio di eventuali provvedimenti disciplinari di quanti hanno provocato danno erariale e d’immagine alla Città di Sulmona e l’autorizzazione sanitaria del canile da parte della Asl, con allegata comunicazione, che risale al 2001. Non sono passate inascoltate nemmeno le parole del Sindaco sulmonese Di Piero, che ha annunciato domenica come l’Amministrazione “abbia preso in mano la questione canile, avendo dato mandato a un professionista per fare un progetto di adeguamento della struttura”. In merito a queste dichiarazioni rilasciate alla stampa, Bettoschi chiede gli atti per verificarne la veridicità su quanto sostenuto dal primo cittadino sulmonese.

La struttura, intanto, rimane interdetta al pubblico fino a quando non sarà fatto un censimento formale dei cani. La disposizione è stata presa dai Nas dopo il sopralluogo, assieme alla Asl, dello scorso 8 giugno. Bettoschi denuncia, assieme a Lida e altre associazioni regionali, probabili carenze strutturali della struttura, abusiva e da chiudere in quanto non iscritta all’anagrafe regionale.

2 Commenti su "Canile, animalisti chiedono l’accesso agli atti"

  1. Interessante constatare come tutte le difformità della struttura siano venute fuori solo ora e nel momento in cui alcuni personaggi locali non stanno mangiando sui soldi destinati in realtà a sfamare le povere bestiole che alla fine sono quelle che ci rimettono. Che ipocriti.

    • Queste difformità sono sempre state oggetto di discussione tra Comune e associazioni. Sono andata il 20/01/2023 in comune per sollecitare almeno il ripristino dei SERVIZI IGIENICI e dopo meno di 10 giorni mi sono sentita dire che bisognava rispettare la rotazione e dovevamo seguire quello che diceva la legge è quindi l’associazione doveva lasciare la gestione della struttura.
      Nel momento in cui sono state chiuse tutte le porte di comunicazione e alzato un muro questo è l’unico modo. La legge non può essere rispettata solo in modo unilaterale.

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