Una nuova gara per i bus: la lenta corsa del trasporto pubblico

Un passo, quello dell’amministrazione, non proprio spedito, piuttosto lento e speranzoso soprattuto in queste ore, in attesa delle preghiere rivolte a casa Pd.  E la speranza sembra essere la costante tout court della città, così pure per il servizio trasporti, che ci riprova confidando che questa volta qualcuno risponda alla chiamata del Comune e fornisca i famosi autobus da acquistare.

Due nuovi mezzi attesi da un bel po’, dopo i numerosi bus rimasti fermi, il parco macchine al collasso e una disponibilità decisamente esigua: insomma una panchina messa proprio maluccio. Corriere che si arenano in diversi punti della città, tra ospedale, zona ponte, ultima, in ordine cronologico quella che domenica scorsa ha terminato la sua corsa lungo la strada di Santa Rufina, per non parlare degli autobus che non riescono proprio a partire per gli arcinoti problemi di meccanica. Su 20 mezzi esistenti ne funzionano attualmente 6 che devono coprire sette linee. Perchè poi nel frattempo è entrata la nuova legge, dal primo gennaio, che vieta l’uso degli euro zero. E a zero, o quasi, è il parco macchine del Comune, la cui ultima corriera, la più moderna, se così si può chiamare, ha già dodici anni di vita sulle ruote. Tant’è che per mettere una pezza sulla pezza si è ricorsi all’uso del taxi per il trasporto urbano.

Dunque si torna alla gara perchè nessuno aveva partecipato all’avviso precedente, le condizioni forse non si erano mostrate così appetibili come aveva già sottolineato l’ex assessore Angelone, in quell’occasione, lo scorso anno, infatti la procedura di gara andò praticamente deserta.  Ci riprovano quindi con una nuova misura, a firma del dirigente “a contrarre per la fornitura di n.2 autobus di tipo urbano con motorizzazione a metano” nuova gara d’appalto dell’importo a base d’asta pari ad  295.000,00 euro per fornitura, inclusi 9.000,00 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Si “corre” per così dire ai ripari, dunque sperando che questa volta con la rettifica e integrazione qualcuno si faccia avanti.

Per quanto riguarda invece la manuntenzione dei mezzi, il quarto settore, data la specificità degli interventi anche in relazione alle diverse marche di autobus, non essendo stato individuato sul Mepa un servizio di manutenzione autobus adibiti a trasporto urbano di persone e soprattutto dopo aver smantellato la sua officina, per rispondere in termini di tempestività, ha ritenuto necessario affidare le manutenzioni ad una pluralità di officine operanti sul territorio, ognuna delle quali specializzata in un ramo, ditte di fiducia del Comune, con affidamento diretto, per rimettere in strada la malandata corazzata: 10mila euro all’officina Giovannucci e 10mila  all’officina D’Eramo Eliseo di Sulmona.

Con la speranza che il servizio, un po’ come tutto il Comune, presto si rimetta in moto.

Anna Spinosa

 

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