Blitz razzista, i due arrestati si difendono e si contraddicono

Il giudice per le indagini preliminari Daniele Sodani, scioglierà solo domani la riserva sulla misura cautelare da applicare a Serafino Di Lorenzo (39 anni di Sulmona) e Nicola Spagnoletti (46 anni senza fissa dimora), i due “giustizieri della notte” che il 12 giugno scorso fecero irruzione nell’ex centro di accoglienza della Casa Santa dell’Annunziata, ferendo un giovane gambiano con una coltellata al fianco.
Oggi durante l’interrogatorio di garanzia i due indagati hanno negato di essere stati mossi da odio razziale, aggravante che il giudice Marco Billi e il sostituto procuratore Stefano Iafolla gli hanno riconosciuto, insieme alla pesante accusa di tentato omicidio, nell’ordinanza di custodia cautelare che li ha portati in carcere sabato scorso.
Nel corso dell’interrogatorio Di Lorenzo (difeso dall’avvocato Alberto Paolini) e Spagnoletti (difeso dall’avvocato Simona Fusco), hanno ribadito che il motivo del blitz era legato allo spaccio di droga, ma i due si sono contraddetti tra loro, in particolare sui modi con cui è maturata la decisione del blitz.
Di Lorenzo ha detto di non essersi accorto che Spagnoletti lo aveva seguito, mentre Spagnoletti (a cui apparterrebbero la pistola e i coltelli) ha dichiarato di aver tentato più volte di far desistere il suo amico dall’incursione e che la coltellata da lui inferta al gambiano sia stata una reazione ad un pugno ricevuto.
Secondo gli avvocati dei due indagati, la contestazione del tentato omicidio sarebbe eccessiva, trattandosi di una ferita di pochi centimetri refertata dall’ospedale con pochi giorni di prognosi.
Nell’ordinanza del gip, tuttavia, si contesta il tentato omicidio perché, a prescindere dagli effetti, la coltellata (undici centimetri di lama) è stata inferta all’indirizzo di organi vitali e da dietro “e dunque la sussistenza del dolo, se sia dolo diretto o eventuale – scrive il giudice – potrà essere accertato nell’ulteriore corso delle indagini, ma allo stato la differenza non assume rilievo”.

2 Commenti su "Blitz razzista, i due arrestati si difendono e si contraddicono"

  1. ma la notizia del migrante arrestato per spaccio a pescara dov’è?

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